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Quando l’intimità genera ansia

Il servizio online “Chiedilo agli esperti” ci permette di avere un osservatorio privilegiato sul mondo giovanile e ci fornisce importanti informazioni su come i ragazzi vivono oggi la sessualità. Le tante domande che ogni giorno arrivano alla nostra redazione spesso sono cariche di perplessità e preoccupazioni su aspetti tecnici riferiti per la maggior parte al […]

Intimità_ansiaIl servizio online “Chiedilo agli esperti” ci permette di avere un osservatorio privilegiato sul mondo giovanile e ci fornisce importanti informazioni su come i ragazzi vivono oggi la sessualità.
Le tante domande che ogni giorno arrivano alla nostra redazione spesso sono cariche di perplessità e preoccupazioni su aspetti tecnici riferiti per la maggior parte al ciclo mestruale, all’utilizzo dei contraccettivi, alle gravidanze indesiderate e al rapporto col proprio corpo.
I messaggi che leggiamo sono spesso ricchi di dettagli sulla propria esperienza: date, giorni, ore, minuti e centimetri. Questa modalità ci permette, da una parte di disporre di maggiori informazioni per personalizzare le risposte, dall’altra ci restituisce la misura di uno stato ansioso generalizzato che risulta a volte di difficile contenimento attraverso la sola risposta dei quesiti posti. Spesso la domanda reale è nascosta tra le righe e passa come un messaggio sotteso in attesa di un riconoscimento tra i molteplici frammenti di esperienza narrata.
La tematica che prende più spazio è sicuramente quella relativa al rischio di una gravidanza, condizione di allarme non sempre fondata su elementi concreti. Cerchiamo allora di comprendere i passaggi degli sfaccettati racconti, per poi restituire un’immagine globale di quel vissuto che appare frammentato nelle tante descrizioni e domande.
Il percorso che ne deriva fa emergere molteplici paure. Il corpo sembra essere il bersaglio principale, diventando così portavoce di un malessere più profondo che non trova pace solo attraverso le nozioni e le informazioni che noi possiamo fornire. Tale disagio può essere sanato solo attraverso l’integrazione tra aspetti pragmatici ed una comprensione ad un livello più strettamente emotivo.
Scegliendo di avere rapporti sessuali ci si espone a potenziali rischi quali gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili, ma spesso le paure hanno origini più profonde e vanno ricercate nel vissuto di vicinanza con l’altro.
La sessualità implica necessariamente un incontro tra due diversità e questo può generare ansie a volte di difficile gestione. Nello specifico, l’intimità richiede un contatto fisico ed emotivo con l’altro sesso dove l’aspetto fusionale può generare alcune paure. Il trasporto vissuto durante l’atto sessuale rende sicuramente più vulnerabili agli stati sensoriali ed emozionali, mettendo l’individuo in una condizione di minor controllo sulla propria persona.
Tale percezione di abbandono e vulnerabilità può scatenare fantasie, ansie e paure, soprattutto quando non si è raggiunta una sufficiente stabilità psicofisica.
Negli ultimi anni si è notato un evidente anticipazione dei tempi rispetto alle prime esperienze sessuali, con il risultato di una maggiore criticità dei vissuti e della gestione degli stati emotivi.
La lotta continua tra autonomia e dipendenza che si affronta in adolescenza può generare immagini discontinue che si inseriscono in un’identità che ancora deve ancora definirsi e consolidarsi.
Quando l’esperienza sessuale si colloca precocemente, quindi nel pieno di questa profonda “crisi”, il vissuto si connota di vissuti emozionali contrastanti dove l’ambivalenza suscita un disagio, generando così spesso profonde ansie.
Clara, 15 anni ci scrive più volte raccontandoci di aver fatto sesso con il suo ragazzo. Ci descrive l’atto sessuale nei minimi dettagli come se volesse ricostruire quel momento che dentro di lei appare frammentato. Ci parla di indumenti intimi tenuti indosso durante tutto il tempo e della grande paura di essere in qualche modo rimasta incinta. L’attenzione resta tutto il tempo sulle secrezioni e sui fluidi corporei, in un costante controllo di quello che viene visto come una minaccia all’intimità: il liquido preseminale. Ma è davvero questo il problema? Nonostante le rassicurazioni Clara continua a scriverci descrivendoci situazioni sempre analoghe.
La riflessione allora va sull’immagine di un’intimità vissuta con ambivalenza, in una forma di distanza forzata ai fini di proteggere una fragilità sottesa. Mettersi a nudo non significa solo privarsi degli indumenti, ma anche mostrarsi così come si è. Questo non sempre viene tollerato e a volte la paura di non essere accettati prevale.
Spesso quindi i ragazzi e le ragazze che ci scrivono non vogliono solo sapere se sono a rischio, ma cercano di riuscire a trovare un senso completo all’esperienza vissuta attraverso qualcuno che possa mettere insieme con loro i pezzi di quel puzzle.
Oggi sono accessibili tante informazioni, ma quello che realmente manca è una vera e propria educazione affettiva che dovrebbe precedere qualunque intento sulla sessualità. Educare all’incontro con l’altro permette di restituire questa pensabilità e una visione unitaria che troppo spesso manca all’esperienza sessuale.

Lo sapevi che…

In francese l’orgasmo si chiama la petite mort perché nello sguardo di un essere umano che arriva all’apice del piacere c’è quella specie di strana smorfia in qualche modo accomunabile al dolore. È una congiunzione di opposti che evoca il mito di Eros e Thanatos. Su questo termine poetico si sono concentrati diversi studi che hanno aperto un focus sulla complementarietà dei due vissuti mettendo in evidenza gli aspetti di luce ed ombra dell’atto sessuale.

Un celebre sito dal nome Beautiful Agony ha raccolto più di mille video di orgasmi amatoriali, concentrando la ripresa solo sui volti delle persone proprio per catturare le espressioni di piacere e dolore durante l’orgasmo. Questo ci aiuta a capire ancora meglio le origini di alcune paure legate all’atto sessuale, che concerne inevitabilmente la capacità di abbandonarsi all’emotività e lasciarsi trasportare dall’onda delle sensazioni.

Dubbi e domande…

Anonima
Ho la fobia della gravidanza: per scrupolo ho fatto il test risultato negativo spero arrivi presto il ciclo!! Si è colorata solo una riga la C! Ho ancora ansia spero sia affidabile!!…

Stella, 16 anni
Ho paura che sia venuta a contatto con qualche goccia di liquido pre-eiaculatorio. Rischio una gravidanza?…


In questo balletto viene rappresentato l’orgasmo, “Petite mort”, attraverso l’arte della danza classica.


2021-02-11T10:36:45+01:00