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Maturità sicura, la Rete usata per studiare e per… ‘fregare’ il sito Invalsi

In Italia la polizia arresta giovani hacker, all'estero i governi 'spengono' Internet

21 Giugno 2016

invalsiROMA – Internet ed esami scolastici un connubio spesso difficile da trovare per garantire una maturità sicura. Se la Rete da un lato, può essere considerata la fonte di informazione e di approfondimento per eccellenza, dall’altro può vestire i panni del ‘diavolo tentatore’.

Maturità sicura – le bufale

È su Internet, infatti, che gli studenti cercano le ‘scorciatoie’ in grado di facilitargli il cammino verso gli esami. È in giro per il web che provano a intercettare le tanto ambite tracce dei compiti scritti o tesi e tesine ‘chiavi in mano’. Spesso il tutto si traduce nella nascita di vere e proprie bufale che nel giro di poche ore diventano virali. Autori e argomenti compaiono sul web e sui social network, nei giorni che precedono gli esami di maturità, ad un ritmo vertiginoso accompagnati, nella maggior parte dei casi, da ‘motivazioni’ più o meno plausibili. Quest’anno, ad esempio, gira insistentemente voce che tra gli autori scelti per la maturità ci sia Eugenio Montale. Qualcuno ha calcolato che il poeta diventa oggetto di esame con cadenza quadriennale e questo è l’anno giusto. Manca, infatti, dalle tracce da ben tre anni. Sarà vero? Impossibile scommetterci e, allora, agli studenti non resta altro che farlo rientrare, giusto per non rischiare, nelle materie di forte ‘ripasso’.

Maturità sicura – l’Italia

Dall’azzardo delle previsioni e delle scommesse alle ‘scorciatoie’ il passo, per qualche furbetto, è breve. È notizia di queste ore, ad esempio, dell’Operazione della Polizia di Stato “Backdoor Closed” che ha portato all’individuazione di quattro giovani hackers – residenti nelle province di Venezia, Torino, Firenze e Matera – che hanno violato il sito INVALSI, l’ Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di Istruzione e di formazione. I quattro giovani, che sono stati denunciati per accesso abusivo a sistema informatico di pubblico interesse, al termine dell’anno scolastico 2015-16, si erano resi responsabili di un attacco informatico del tipo “SQL injection” ai danni del sito istituzionale. L’obiettivo, sottolinea la Polizia, era quello di acquisire il controllo del sito e, di conseguenza, di impossessarsi illecitamente dei dati contenuti nei database della società, sfruttando le vulnerabilità tecniche degli stessi. L’hackeraggio era stato portato a termine grazie ad un file eseguibile di tipo “backdoor” che, usato da remoto, aveva consentito ai giovani di accedere al sistema informatico ed alle informazioni in esso contenute. I giovani sono stati tutti individuati partendo dalle esigue tracce informatiche lasciate in giro sul sito Invalsi e sulla rete. L’operazione di oggi, coordinata dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche – C.N.A.I.P.I.C. del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, con il supporto dei Compartimenti di Venezia, Torino, Firenze e Matera, arriva a poche ore dal lancio della campagna “Maturità al sicuro”, attraverso la quale la Polizia Postale e delle Comunicazioni, intende debellare il fenomeno delle “bufale” e delle leggende metropolitane che ruotano intorno alle prove d’esame, per evitare che gli studenti, oltre a perdere del tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca della soffiata giusta.

Il problema di garantire un giusto svolgimento degli esami di maturità non è però un problema solo italiano.

invalsi maturità

Maturità sicura – il resto del mondo

Algeria – L’Algeria ha bloccato il funzionamento di Facebook e altri social media sul territorio nazionale per scongiurare irregolarità’ e scorrettezze negli esami di maturità. La decisione ha seguito le fughe di notizie sulle domande e le tracce di una prima prova, annullata a inizio giugno. Secondo Aps, l’agenzia di stampa nazionale, la decisione e’ stata adottata per proteggere gli studenti dalla pubblicazione di “domande contraffatte sulle reti sociali”. In Algeria, dopo l’annullamento, gli esami di maturità sono ripresi ieri.

Iran – Nel week end del 16 maggio le autorità iraniane, in concomitanza degli esami scolastici, hanno deciso di ‘spegnere’ Internet in tutto il Paese. Fuori uso reti fisse e wifi.

Iraq – Il Paese, nei giorni degli esami, ha disattivato completamente la rete Internet dalle 5 alle 8 del mattino.

Thailandia – Non sempre per copiare agli esami è necessario l’accesso alla rete Internet, a volte, basta anche una semplice sbirciatina sul foglio del compagno di banco. Per evitare anche questo escamotage, vecchio come il mondo, le autorità scolastiche thailandesi hanno fatto indossare agli studenti uno speciale copricapo di carta a prova di ‘occhiate indiscrete’.

2016-06-21T12:18:43+02:00