hamburger menu

Teo Manzo, arriva ‘Il Processo’ e il cantautore diventa cantastorie

Il singolo, oggi disponibile anche in video, è il primo estratto dall'album ' Le Piromani'

6 Luglio 2016

teo manzoROMA – Un chitarra greve e si parte. La storia de ‘Il Processo’ si dipana dinanzi ai nostri occhi seguendo le note e la voce di Teo Manzo, giovane cantautore milanese al suo disco d’esordio.

Il Processo’ è l’unico brano de Le Piromani ambiguo, nel senso che serba una seconda lettura, indipendente dalle vicende raccontate nel resto dell’album”. Presenta così Teo Manzo il videoclip del nuovo singolo “Il Processo” – da oggi su YouTube -, realizzato dalla regista Francesca Manuele riprendendo una piccola storia evocativa narrata attraverso l’utilizzo manuale di alcune sagome di legno.

Il brano è tratto da “Le Piromani”, disco d’esordio del cantautore milanese uscito lo scorso ottobre per Libellula Music. Un lavoro in forma di concept album che racconta le vicende dell’astronomo Allen Meyer, il quale deve convincere la donna che ama della mendacia di un’assurda teoria, secondo cui la luna starebbe per cadere sul pianeta. Con la morte della donna, iniziano una serie di accadimenti dove a dominare è l’amore, una presunta rivoluzione, il rapporto fra vero e falso, e la follia.

“Il Processo apre la seconda parte del disco e trova Allen Meyer che cerca di scagionarsi attribuendo alle Piromani la responsabilità dell’incendio dell’Anagrafe della città. Il videoclip – continua Teo – ripercorre invece un’interpretazione alternativa, raccontando l’amicizia di due persone che si ritrovano a immaginare come sarà in futuro il loro rapporto e, soprattutto, cosa potrebbe accadere se uno dei due dovesse disattendere le promesse di ribalta fatte in gioventù. Inesorabilmente, uno dei due rimarrà indietro sul percorso, e chiederà all’amico di aiutarlo a trovare delle scuse, delle cause esterne, dei colpevoli da processare per il suo fallimento vergognoso. L’altro però rifiuterà la toga di giudice affibbiatagli dal compagno, reputandolo il solo colpevole delle mancanze della sua vita”.

Le Piromani

L’album rappresenta al meglio l’indole da cantastorie di Teo Manzo, che fra trame acustiche, striature elettriche e qualche beat elettronico ricama verso dopo verso, come un moderno trovatore, una storia incantevole, malinconica e vibrante di tante piccole verità umane. Ciascun brano del disco brilla nella sua essenza musical-narrativa come una di quelle stelle che Allen Meyer ritiene siano accese e tenute vive da le Piromani: creature femminili che rappresentano l’esigenza di ognuno di credere in qualcosa capace di preservarci dalla perdizione, perché “è questo il prezzo della felicità, dell’integrazione e della salute mentale. Per essere sani e felici occorre credere, chi sospende la propria credulità è perduto”.

Teo Manzo, la bio

Teo Manzo è nato a Milano 28 anni fa. Nel 2011 fonda la band La linea del pane, assieme a Marco Citroni e Kevin Every, con la quale pubblica il disco Utopia di un’autopsia (QB Music, 2013).  Nel 2012 compone il brano “Bisogno di una notte di mezza estate” liberamente ispirato al graphic novel Diego Armando Maradona (BeccoGiallo, 2012) di Paolo Castaldi. La collaborazione col fumettista milanese si consolida a tal punto da far rientrare i brani “L’assassino” e “Il gigante” tra le illustrazioni di EP // Volume 01 (2013), accanto a due brani della Piccola Bottega Baltazar (Premio Musicultura 2011). Nel dicembre 2014, entra a Il Vicolo Studio di Milano dove assieme a Federico Slaviero, Mamo (io?drama) e Silvia Ottanà (Adam Carpet) arrangia e registra il suo primo disco solista. Il risultato di questo lavoro è un concept album di sedici brani dal titolo Le Piromani (Libellula, 2015).

2016-07-06T15:28:12+02:00