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L’estate tra i banchi è un’alternativa alla strada. Parola di ministro

Oggi Stefania Giannini in visita all'istituto comprensivo Valente, nella periferia est della Capitale

8 Luglio 2016

giannini_valenteROMA – Sono 93 le ‘Scuole al centro’ di Roma su circa 400 in tutta Italia. Istituti che accoglieranno alunni e bambini del territorio durante i mesi estivi, per offrire loro “un’alternativa alla strada” e con cui mettere in campo progetti didattici, ricreativi e sociali. Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini questa mattina ne ha visitato uno nella periferia est della Capitale: l’istituto comprensivo Valente a Collatina.

La scuola aperta d’estate risponde ad un’esigenza del territorio

E’ questa la prima di una serie di visite alle scuole che hanno aderito al bando del Miur, per cui sono stati stanziati 10 milioni di euro (1,3 a Roma) e per cui ne verranno stanziati altri 120 di fondi strutturali (Pon Scuola) a partire da settembre.

Insieme alunni e bimbi di migranti appena arrivati 

Il ministro e’ stato accolto dalla preside, Rosa Maria Lauricella, dagli alunni della scuola e non solo: “Molti dei bambini che ospitiamo – ha spiegato il dirigente scolastico – sono in Italia da pochi giorni. Si tratta di figli di migranti che qui trovano accoglienza e hanno modo di giocare e di imparare insieme ai nostri alunni e agli altri bambini del quartiere”. Perché “la fiducia si conquista con la conoscenza reciproca”. Un lavoro fatto grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio e grazie, appunto, al progetto ‘Scuole al centro’, “che non e’ un doposcuola ma un percorso continuativo che andrà avanti anche dopo l’estate per far si’ che la scuola diventi un punto di riferimento e un luogo di inclusione”.

Boom di richieste all’istituto comprensivo Valente giannini_valente

Tanti quindi i progetti e le attività già avviati dal 1 luglio ad oggi dai ragazzi: laboratori teatrali, musicali, attività sportive. Alcuni dei quali mostrati oggi al ministro che, divertita, ha parlato, scherzato e preso in braccio alcuni di loro.

Non è sperimentazione ma l’inizio di un modello di scuola “veramente aperta”

“Questo è un progetto molto importante e il caso di questo istituto ne è la conferma – ha dichiarato Giannini – la preside mi ha detto che hanno avuto un boom di richieste e che è anche impossibile accoglierle tutte. Questa non è una sperimentazione ma l’inizio di un modello di scuola veramente aperta al territorio. È una cosa voluta da tanto e finalmente ci siamo”. “Ci siamo con 4 città – ha aggiunto – tra cui Napoli (oltre Roma, le altre sono Milano e Palermo ndr) che, data la situazione di emergenza, richiede un supporto di questo tipo”.

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2016-07-08T16:04:52+02:00