Ho visto la magia nei tuoi occhi,
nascosta sotto il grigio che hai visto oggi.
Cos’era ieri?
Mistero. Buio. Condanna.
Il mistero di grandi e polverosi tomi,
il buio delle notti delle streghe, la condanna
di una piccola cella dalle gelide sbarre.
Cos’è oggi?
Fantasia. Gioco. Sorrisi.
La fantasia di splendenti e sdentate risate,
il gioco che nasce da una bacchetta magica
e un cappello a punta,
i sorrisi nati da un coniglio in una tuba.
Un fiore che sboccia, un arcobaleno nascente
colora il cielo;
magia, che è portata via dal vento e dai rumori.
Magia è rugiada che brilla come fosse un diamante.
Magia è un piccione diventato drago
domato da un bimbo coraggioso.
È la luce negli occhi di un bambino,
l’ululato felice di un lupo,
Peter Pan che vola e Cenerentola
che va al ballo.
La magia è qualità,
quella di vivere,
perduta insieme all’innocenza.
Non so cos’era ieri
né cosa sarà domani,
però so cos’è oggi.
Io la chiamo immaginazione.
Eleonora Metti
Classe 4E – Liceo Classico “Galileo” di Firenze