Il pomeriggio se ne va,
è quasi giunto il tramonto,
un momento stupendo,
ed è già sera. Tutto finito.
Il cielo sta lentamente imbrunendo,
l’acqua scorreva dolcemente,
la città va fermandosi mentre
una leggera brezza stuzzica i passanti delicatamente.
Il sole stava concludendola sua corsa
dietro all’antico ponte
e illuminava l’acqua di un colore desertico:
all’improvviso l’Arno sembra una distesa di sabbia,
i raggi del sole penetrano l’acqua
e riflettono le squame dei pesci
che creano un effetto straordinario,
come un cielo ricoperto di stelle.
Oh, Firenze, città d’arte e di letteratura,
con le tue forme non hai incantato solo me
ma milioni di persone e altre a seguire.
Oh, Firenze, città di poeti e signori,
dove le genti da tutto il mondo
vengono per ammirare la tua bellezza.
Oh, Firenze, città d’Europa:
aiutami a descrivere
la tua bellezza indescrivibile mentre si fa sera.
Andrea Albini
Classe 3E – Liceo Classico “Galileo” di Firenze