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La musica come “leva culturale fondamentale per il Paese”: la proposta di legge

La proposta è stata illustrata a Montecitorio, alla presenza di Amedeo Minghi, Massimo Di Cataldo, Noemi, Shade, Joan Thiele

musica proposta di leggeROMA – Tax credit per gli investimenti, semplificazione dei processi amministrativi, finanziamenti agevolati per ammodernare le attrezzature e – soprattutto – riconoscimento della musica, senza distinzioni, quale “leva culturale fondamentale per il Paese”.
Sono alcuni dei contenuti della proposta di legge di Delega al Governo ”per la disciplina delle attività musicali contemporanee dal vivo”, che ha l’obiettivo di dare nuove norme agli organizzatori di spettacoli di musica popolare contemporanea e all’intero settore dell’industria musicale e discografica italiana.

La proposta, a firma del deputato, Roberto Rampi e altri parlamentari Pd, è stata illustrata questo pomeriggio a Montecitorio, alla presenza, oltre dello stesso Rampi, anche di chi la musica la vive in prima persona.

Tra questi: i cantanti, Amedeo Minghi, Massimo Di Cataldo, Noemi, Shade, Joan Thiele.
Un disegno organico “che affronta gli aspetti fiscali, dell’internazionalizzazione e del lavoro degli artisti”, ha spiegato all’agenzia Dire, Roberto Rampi.

“Credo sia importante che oggi, all’interno della Camera dei Deputati sia entrata la musica popolare e gli artisti stessi. È tempo di riconoscere questo settore per quello che è: un grande settore industriale, un ‘luogo’ che dà lavoro a tantissime persone e tanti giovani”.

Oltre “a un pezzo della cultura di questo Paese, di aggregazione e di democrazia”.
In un momento in cui al Senato è già calendarizzato il ddl sul cinema e l’audiovisivo (collegato alla Legge di Stabilità), “introdurre un provvedimento specifico sulla musica – ha concluso il deputato – può contribuire a far andare in porto l’intero ddl”.


NOEMI: “Importante regolamentare il mestiere del musicista”

Un Proposta di Legge, quella sulle attività musicali contemporanee dal vivo, “importantissima perchè regola il mestiere del musicista, al pari di come sono regolate tutte le altre professioni”.

Lo ha detto a margine della presentazione della Pdl per la disciplina delle attività musicali contemporanee dal vivo, la cantante Noemi.

Il mestiere del musicista in Italia, è percepito in maniera un po’ strana, “perchè  non c’è questa percezione anche legislativa. Sono molto contenta- ha aggiunto- come cittadina italiana di poter lavorare a una proposta di legge che puo” migliorare chi di questa passione, ne fa il proprio mestiere”.


MASSIMO DI CATALDO: “I musicisti devono essere tutelati”

“L’Italia è fatta anche e soprattutto di un patrimonio culturale che è quello della musica. Chi fa questo lavoro – che non sono solo i cantanti e i musicisti – occupa un settore molto vasto e importante e una vera e propria industria”.

Lo ha detto all’agenzia Dire, a margine della presentazione della Pdl per la disciplina delle attività musicali contemporanee dal vivo, il cantante Massimo Di Cataldo.
“Attualmente purtroppo- ha aggiunto Di Cataldo- ci sono molti gap legislativi e anche di ignoranza. Molti meccanismi fino ad oggi non sono stati ben delineati. C’è bisogno, quindi, di una tutela per chi fa questo lavoro ed questa proposta di legge è molto importante e ben sviluppata in questo senso”.


AMEDEO MINGHI: “come diceva Gianni Morandi, ‘uno su mille ce la fa’”

Quella presentata oggi alla Camera dei Deputati, “è una proposta vera, autentica e reale per la quale ci siamo mobilitati da tanti anni”.
Lo ha detto all’agenzia Dire a margine della presentazione della Pdl per la disciplina delle attività musicali contemporanee dal vivo, il cantante Amedeo Minghi.

“Da sempre- ha aggiunto- chiediamo un’attenzione verso il nostro mondo che non c’è mai stata. I ragazzi ormai se non passano attraverso i talent show non hanno possibilità di emergere. E anche in quel caso, come diceva Gianni Morandi, ‘uno su mille ce la fa’. Ben venga quindi questo provvedimento”.

2017-05-19T17:48:53+02:00