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“Ragazzi Avventura”, prossima tappa l’Umbria

Dopo aver visitato il sud, e la breve tappa fatta a Roma, la comitiva si trasferisce in Umbria

Ragazzi Avventura 2016 2ROMA – Un viaggio che “mi ha aperto gli occhi”, grazie al quale “ho visitato posti che non avevo mai visto prima”.
Indiscutibilmente ”Ragazzi Avventura” resterà impresso a lungo nella memoria dei sei giovani che hanno voluto partecipare a questo nuovo modo di fare turismo, questo modo diverso di viaggiare previsto da questo format nato due anni fa.
Dopo aver visitato il sud, e la breve tappa fatta a Roma, la comitiva formata da sei ragazzi e dagli operatori in queste ore si trasferisce in Umbria.

Nell’ultimo fine settimana sono stati in Puglia e hanno partecipato alla vita di campo in un ”Campo avventura”.
Una prima giornata in una masseria, in una fattoria didattica. E poi l’arrampicata sugli alberi, tanti racconti di vita di campagna. E senza dimenticare il pomeriggio in barca, sul lago di Varano in compagnia dei racconti di Michele sulla sua vita da pescatore.

Insomma altri giorni indimenticabili per Arianna, Afty, Alessandro, Luigi, Allegra e Alessandra.
E per i loro accompagnatori, ovviamente (“I ragazzi sono entusiasti, euforici”).

“Ho scoperto tante cose, soprattutto la gentilezza delle persone. Al Nord questo non c’è. Non immaginavo una cosa del genere, questa esperienza mi ha aperto gli occhi”, racconta all’agenzia Dire ”Afty”, nomignolo di Habtamu, 17enne di Padova.
“Per esempio se a Padova chiedi un bicchiere d’acqua magari te lo fanno anche pagare, al sud ti lasciano pure la bottiglia”.

Afty da grande vorrebbe fare il poliziotto: “È un lavoro che vorrei fare da grande- spiega- In Sicilia, a Palermo, abbiamo incontrato dei poliziotti, abbiamo fatto loro qualche domanda e ci hanno risposto che cercano di continuare il lavoro iniziato da Falcone e Borsellino. Dopo averli sentiti sono ancora più convinto di volerlo fare”.

Al giovane 17enne di Padova è piaciuto tutto dell’esperienza al sud, compreso il mangiare: “È molto buono, ma non ricordo tutti i nomi di quello che ho mangiato. Sicuramente mi piace l’arancino o arancina. Quando torno a casa prendiamo la ricetta e li cuciniamo. E poi il verde, qui ce n’è tantissimo. Tutto bello. Forse però quelli che guidano le macchine usano un po’ troppo il clacson…”.

Ad Arianna, anche lei 17 anni, di Roma è piaciuto il breve soggiorno “in Abruzzo. Siamo stati sul Gran Sasso. Abbiamo visto dei paesaggi e io sono stato bene perchè con la mia famiglia andiamo spesso in Abruzzo ma sempre al mare. La montagna non l’avevi mai vista”.

Soprattutto in Puglia, però, il momento che più l’ha colpita: “Eravamo da una signora che non aveva la tecnologia più sviluppata. Tanti ci hanno detto che senza non riusciamo a stare. Questa cosa mi fa riflettere. Dovremmo fare tutti questa esperienza. Io non ero mai stata in Sicilia e Puglia. E’ una esperienza nuova, da fare”.

2017-05-30T17:55:02+02:00