hamburger menu

La decisione razzista di un robot, giudice presso un concorso di bellezza

Roma – Doveva essere del tutto obiettivo e basarsi su delle semplici analisi facciali di simmetria e perfezione della pelle. Ma il primo concorso di bellezza, nel quale a giudicare erano dei robots, ha dimostrato che non dovremmo affidarci a delle macchine in futuro per decidere cosa sia bello o meno. Infatti, il problema con […]

giudice-robot

Roma – Doveva essere del tutto obiettivo e basarsi su delle semplici analisi facciali di simmetria e perfezione della pelle. Ma il primo concorso di bellezza, nel quale a giudicare erano dei robots, ha dimostrato che non dovremmo affidarci a delle macchine in futuro per decidere cosa sia bello o meno. Infatti, il problema con i risultati è stato evidente, l’algoritmo studiato per scegliere le immagini, sembrava preferire solo le persone con la pelle chiara.

Delle 44 vincitrici, soltanto alcune erano asiatiche e una sola aveva la pelle scura. Dopo l’annuncio del concorso da parte di Beauty. Al, circa 600,000 persone, provenienti da 100 Paesi diversi, hanno deciso di inviare la propria foto. Anche se la maggioranza delle foto inviate, erano di persone bianche ( il 75%), anche grandi gruppi di persone provenienti da India e Africa hanno deciso di inviare la propria foto. Konstantin Kiselev, direttore del Dipartimento Tecnologie presso lo Youth Laboratories, produttore del programma, ha detto che il problema deriva dal fatto che ai robot durante l’addestramento sono state mostrate più foto di persone con la pelle bianca che con la pelle scura.

Inoltre, Konstantin, ha aggiunto che i robot non sono stati specificatamente programmati per distinguere i colori. Beauty. Al, ha in programma un nuovo concorso per il prossimo Ottobre, ciò che sperano, è di riuscire a correggere il problema il prima possibile.

Fonte metro.co.uk

2017-05-22T14:54:48+02:00