Cara Ginger,
da quello che ci scrivi ci sembra di aver capito che il rapporto a rischio è avvenuto nei giorni della mestruazione e quindi potenzialmente giorni non fertili.
Per far si che ci sia un concepimento è necessario che avvenga un rapporto completo ossia inteso come una eiaculazione interna proprio nel periodo stimato per la maturazione di un potenziale ovulo fecondabile.
Ci racconti, inoltre, che le mestruazioni sono tornate, anche se con qualche variazione e che in ultimo hai effettuato un test di gravidanza. Solitamente è consigliabile farlo la mattina, perché c’è una maggiore concentrazione di ormoni nelle urine, ma nel tuo caso essendo passati quattro mesi dal rapporto a rischio, questa accortezza risulta superflua.
Le variazioni del ciclo sono molto comuni in giovani donne come te e il più delle volte non sono riferibili né a gravidanze né a stati patologici.
Considera che i ritmi biologici sono altamente influenzabili da fattori interni e ambientali. Le modifiche nei livelli ormonali del sangue possono determinare un cambiamento ma anche l’alternarsi delle stagioni e le variazioni che facciamo nell’alimentazione possono interferire.
Non ultimo vi è lo stress che sembra giocare a volte un ruolo importante nella regolarità del ciclo mestruale.
Insomma il nostro apparato riproduttivo sembra essere davvero permeabile e quindi è possibile aspettarci delle sorprese nel corso del tempo.
Ci piacerebbe a questo punto farti riflettere sul perché di una paura così grande e sul fatto che questa sembri non trovare alcuna rassicurazione. Cerca di pensare se esiste un motivo in questo periodo per essere particolarmente preoccupati e riversare sul timore della gravidanza uno stato di tensione già pre-esistente.
In ogni caso ti consigliamo di proteggere sempre e fin dall’inizio i tuoi rapporti, in modo da vivere più serenamente la tua sessualità.
Speriamo di esserti stati d’aiuto; torna a scriverci quando vuoi.
Un caro saluto!