Lampedusa – Più di 200 studenti dall’Italia e dall’Unione Europea sono a Lampedusa per la ‘Giornata della Memoria e dell’Accoglienza’. Voluta dal Comitato Tre Ottobre, quest’anno la manifestazione è stata riconosciuta dal Parlamento come momento nazionale “per ricordare tutti i migranti morti nel tentativo di fuggire da persecuzioni, dittature, guerre e miseria” e “tutti gli uomini che per salvarli mettono a rischio la propria vita”.
Lampedusa, porta d’Europa
Per questo il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha organizzato, in collaborazione con quello dell’Interno, “L’Europa inizia a Lampedusa” una tre giorni di momenti informativi, incontri e laboratori che si svolgono sull’isola più meridionale d’Italia. L’iniziativa è stata per gli studenti l’occasione di conoscere alcuni dei sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre 2013.
Cosa accadde il 3 ottobre del 2013
Quel giorno 368 persone, in larga parte eritrei, annegarono al largo delle coste di Lampedusa dopo il naufragio del peschereccio su cui viaggiavano. I soccorsi, arrivati a circa due ore dall’incidente, riuscirono a mettere in salvo più di 150 persone. 25 di queste, che a distanza di tre anni si sono trasferite nei luoghi più disparati d’Europa, sono tornate a Lampedusa “per ricordare quel lutto insieme ai loro fratelli e alle loro sorelle, e per ringraziare le persone che li hanno salvati”, come dichiara una di loro all’Agenzia Dire.