hamburger menu

Terremoto, oltre 15mila persone assistite dalla Protezione Civile

Rimangono, inoltre, tra gli assistiti a seguito del sisma del 24 agosto, oltre 1100 cittadini ospitati in alberghi e strutture ricettive

31 Ottobre 2016

ROMA – Sono oltre quindicimila le persone assistite dal Servizio Nazionale della Protezione Civile in seguito al forte terremoto che ieri mattina ha colpito il territorio dell’Italia centrale già interessato dalle scosse del 24 agosto e del 26 ottobre.

In particolare, oltre cinquecento sono accolte in strutture alberghiere nell’area del Trasimeno e oltre quattromila negli alberghi sulla costa adriatica. A queste si aggiungono circa tremila persone nella Regione Umbria e altre settemila nella regione Marche ospitate in strutture di prima accoglienza allestite a livello comunale.

norcia

I dati, riferiti alla tarda serata di ieri, sono da considerarsi in continua evoluzione e aggiornamento. Rimangono, inoltre, tra gli assistiti a seguito del sisma del 24 agosto, oltre 1100 cittadini ospitati in alberghi e strutture ricettive – prevalentemente a San Benedetto del Tronto -, presso le abitazioni del progetto C.A.S.E. nel comune dell’Aquila o nei MAP localizzati in altri comuni d’Abruzzo nonché nelle residenze sanitarie assistenziali nelle quattro regioni colpite dal sisma.

L’impegno degli uomini della difesa

Dopo il terremoto che ha colpito il centro Italia, la Difesa ha messo a disposizione della Protezione Civile ulteriore personale e assetti tecnici per il soccorso alle popolazioni. Ad oggi, nell’area interessata, sono presenti 1.237 militari e 334 mezzi di Esercito, Marina, Aeronautica e Arma dei Carabinieri. Le Forze Armate sono presenti nei comuni più in difficoltà per partecipare alle operazioni di messa in sicurezza degli edifici e di controllo del territorio, per distribuire cibo e generi di conforto e per intervenire con mezzi specialistici per evacuazioni sanitarie e ricognizioni aeree.

Nell’immediatezza dell’evento sismico del 30 ottobre la Difesa ha rinforzato il dispositivo già schierato a seguito degli eventi del 24 agosto e del 26 ottobre. In particolare, sono stati inviati dell’area dei comuni di Foligno, Rieti, Ancona, Cittareale, Camerino, Norcia, ulteriori 128 uomini dell’esercito e dell’aeronautica e 85 mezzi di varia tipologia fra cui veicoli speciali del genio, cucine campali e una torre di controllo mobile, per la gestione dello spazio aero. Aerei ed elicotteri, questi ultimi attrezzati con verricello e idonei al volo notturno, sono stati rischierati a Rieti e Cervia.

terremoto_norcia

Gli ulteriori assetti comprendono: macchine movimento terra dell’Esercito Italiano su Visso, un assetto genio Pontieri, e 3 droni in attività su Ussita per ricognizione. Oggi arriveranno nelle zone colpite tre cucine da campo da 500 razioni ognuna e una cisterna carburante e due autobotti da 5.000 lt ciascuno di acqua potabile. Nella Caserma dei Granatieri di Sardegna a Spoleto sono stati resi disponibili 60 posti letto, mentre 500 coperte sono state fornite al comune di Ascoli per la distribuzione nelle aree colpite. La Difesa ha inoltre reso disponibili a richiesta, ulteriori mezzi di supporto logistico e sanitario, tra cui 10 autobus, 2 auto cisterne, team di sostegno psicologico/psichiatrico, 2 elicotteri per attività di ricognizione ed evacuazione sanitaria e 1 shelter medico.

difesa_terremoto

Nel pomeriggio di ieri sono iniziati i lavori di costruzione di un bypass stradale di 600 mt presso la frazione di Amatrice – San Lorenzo e Flaviano. Le tecnologie e i mezzi delle Forze Armate sono impiegabili sia per scopi militari che civili. Tale potenziale capacità di fornire un servizio utile per la collettivita’ nazionale, si concretizza in attività a supporto delle operazioni e interventi della Protezione Civile, come dimostra l’impegno costante delle Forze Armate nelle zone colpite dal sisma già dallo scorso agosto.

Terremoto: il punto sulle scuole di Cittadinanzattiva

Più di una scuola su dieci ha lesioni strutturali; in un caso su tre gli enti locali non effettuano gli interventi richiesti. Un istituto scolastico su tre si trova in zone ad elevata sismicità e soltanto l’8% è stato progettato secondo la normativa antisismica. Due terzi delle scuole non possiedono la certificazione di agibilità statica. Prendendo in esame i locali scolastici emerge che le aule sono in discrete condizioni strutturali, ma spesso sono troppo piccole e non hanno sussidi adatti agli studenti con disabilità. Nella metà delle scuole mancano le palestre e, in un istituto su quattro, si mangia in locali impropri. In un caso su tre i cortili diventano parcheggi. Bagni ancora senza carta igienica e sapone (assenti rispettivamente nel 37% e nel 50% delle scuole). Sono questi alcuni dei principali dati del XIV Rapporto di Cittadinanzattiva su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola, presentato a settembre, e diffuso nuovamente oggi dopo il sisma del centro Italia. Il rapporto fa il punto sullo stato delle scuole italiane, attraverso i dati del monitoraggio civico condotto su circa 150 edifici scolastici di tutta Italia e tramite la lettura di informazioni e fonti ufficiali.

Sette scuole su 10 con lesioni sulla facciata esterna. In un caso su tre gli Enti non effettuano gli interventi richiesti Le scuole monitorate da Cittadinanzattiva appartengono a queste 10 Regioni: Piemonte, Lombardia, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna.

2016-10-31T15:17:23+01:00