ROMA – Studiare può salvare la vita. E’ quanto emerge da uno studio condotto dall’Australian National University di Canberra. Secondo i ricercatori infatti studiando si riduce il rischio di essere colpiti da ictus e infarto.
Per cinque anni oltre 260 mila uomini e donne del Nuovo Galles del Sud con età superiore ai 45 anni sono stati monitorati e secondo i risultati emersi più alto era il titolo di studio più bassi erano i rischi.
Studiare rende migliore la vita: per questo diminuisce il rischio
Spiega Rosemary Korda del National Centre for Epidemiology and Population Health: “Il nostro studio ha mostrato che negli adulti di età compresa tra 45 e i 64 anni, il tasso di attacchi di cuore tra coloro che non avevano titoli di studio era del 150 percento superiore rispetto a chi era in possesso di un titolo universitario”.
A salvare i più istruiti ovviamente non è stato il titolo conseguito ma lo stile di vita migliore che – anche grazie al livello di istruzione – possono condurre.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica International Journal for Equity in Health, è stato diffuso anche per tenere alta l’attenzione su malattie cardiovascolari come ictus e infarti che in Australia provocano moltissimi decessi.
Insomma studiare conviene, anche alla salute.