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Con Facebook in ufficio attenzione il licenziamento è dietro l’angolo

I giudici del lavoro costretti a mediare tra il diritto alla privacy e quello delle aziende a difendere il proprio nome

facebook in ufficioROMA – Cresce l’uso dei social network e il diritto del lavoro è costretto ad adeguarsi e barcamenarsi tra il diritto alla privacy e il diritto delle aziende a controllare i propri lavoratori. Le cause di licenziamento legate all’uso dei social network, in Italia, sono in aumento e si parla anche di nuove infrazioni, come ad esempio l’assenteismo virtuale.

L’uso dei social network può essere causa di licenziamento

Un motivo di licenziamento che si affianca ai più classici violazioni dell’obbligo di fedeltà e riservatezza imposte al lavoratore dal Codice civile e diffamazione, ingiuria e discredito dell’impresa. Insomma non solo è vietato esternare contro il proprio datore di lavoro o la propria azienda ma, i pensieri e i giudizi negativi, rientrano a pieno titolo nei motivi di licenziamento. Occhio anche alle foto postate. Scattate sul posto di lavoro, ad esempio, possono far incorrere nella violazione del diritto alla riservatezza.

2017-01-24T10:46:39+01:00