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Meitu, l’app gratuita divora dati

All'apparenza innocua, l'app cinese viola la sicurezza degli smartphone acquisendo dati senza consenso

meituROMA – Scattarsi un selfie è diventata un’abitudine consolidata, modificare la foto per renderla più simpatica è una moda, invece, che, in questi ultimi mesi, sta catturando sempre più internauti. Le applicazioni gratuite per poter rendere il proprio selfie più gradevole sono molteplici ma molte di queste sono a rischio violazione della privacy.

Meitu, privacy a forte rischio

Ultima ad entrare nel mirino delle società di sicurezza informatica è la cinese Meitu. Gli esperti hanno individuato molteplici violazioni della privacy degli utenti che utilizzano il fotoritocco dell’applicazione. L’app è in grado di accedere alla galleria delle foto, ma questo è normale per lo scopo che si prefigge, ma anche a geolocalizzare l’utente. Inoltre Meitu accede ai dati del wifi domestico, identifica i dati della SIM, l’elenco delle chiamate e la cronistoria delle app più usate. A rischio sono sia gli utenti Android che quelli che utilizzano dispositivi iOS

2017-01-24T11:37:56+01:00