Roma – A tre anni di distanza dal disco “Earth Hotel”, Paolo Benvegnù torna con un nuovo album di inediti, “H3+”, dedicato alla perdita, all’abbandono e alla rinascita, un’antologia di visioni, dove la grazia, la molecola alla base della vita, riempie gli spazi tra le emozioni, conservando la memoria di quello che siamo stati e quello che saremo. Per ascoltare il nuovo lavoro discografico bisognerà aspettare il 3 marzo, giorno dell’uscita per l’etichetta Woodworm Label con distribuzione Audioglobe. Chi conosce Benvegnù ha già iniziato il conto alla rovescia, perché di artisti della “parola suonata” preziosi come lui ce ne sono pochi e a scatola chiusa già possiamo dire che gli inediti di “H3+” non deluderanno e chiuderanno – in bellezza – la trilogia iniziata da “Hermann” e “Earth Hotel”: un viaggio a tre tappe all’interno dell’anima. “H3+” – lo ione triatomico d’idrogeno – è la particella alla base dell’Universo, la componente più diffusa nelle ampie regioni vuote che separano una stella dall’altra, testimone silenziosa dell’origine del mondo. Benvegnù la prende come metafora, per elaborare dieci canzoni profonde e ispirate, dal sound inconfondibile: attraverso queste, come il Piccolo Principe di Saint Exupéry, lascia il pianeta Terra, incontra tutte le parti di se stesso, e alla fine fa ritorno, dimenticando quello che è stato e comprendendo che al buio, una volta esplose le stelle, solo il cuore può vedere.
Benvegnù sarà in alcune città italiane per raccontare il nuovo disco, partenza da Roma il 3 marzo con lo showcase di presentazione nel club ‘na cosetta e poi il 7 marzo sarà a Milano alla Santeria Paladini 8, il giorno poi all’Art Rock Museum di Bologna e quello dopo ancora all’IBS di Firenze. Dal 18 marzo invece partirà in tour lungo tutto lo stivale, iniziate a segnarvi le date perché i live di Paolo Benvegnù sono di quelli da non perdere, tra sorrisi e più di un’emozione.
PAOLO BENVEGNU’ PARLA DI “H3+”
“…E se fossi un violino?
Un’infinitesima parte del suono di quel particolare violino?
O una parete accesa dal tramonto mentre quel violino suona?
O il tempo del brano scandito dal metronomo?
O il musicista che lo suona?
O il creatore dello strumento?
Chi sarei?
Cosa sarei?
In quanti saremmo?…”
(lettera di Victor Neuer, esploratore, a Paolo Iezzi, esploratore)
H3+ è la molecola maggiormente presente negli spazi interstellari, nell’universo conosciuto.
Una leggenda racconta del fatto che ogni molecola di H3+ sia in realtà la reincarnazione di un essere umano.
Siamo pragmatici.
Non è così.
Ma un pomeriggio di tre anni fa, un pomeriggio di ottobre.
Uno di quei pomeriggi dove il primo imbrunire porta una luna gialla e gigantesca, ho sentito una voce provenire da lontano.
Racchiusa in un fiore, mi ha parlato di abbandono e vendetta.
Di distanza e miracoloso Sentire.
E mi ha dettato un’invenzione da propagare, un’intuizione da convogliare.
Tutto è finito in questo disco.
Molto non ricordo.
Poco dimentico.
Quel fiore.
Mi ha detto di chiamarsi Victor Neuer, esploratore.
Buon ascolto.
SHOWCASE DI PRESENTAZIONE
Venerdì 3 marzo ore 18.00 – ROMA – NA COSETTA, Via Ettore Giovenale, 54/A. Modera John Vignola
Martedì 7 marzo – ore 19.00 – MILANO – SANTERIA PALADINI 8, Via Privata Ettore Paladini, 8. Modera Niccolò Vecchia
Mercoledì 8 marzo – ore 19.30 – BOLOGNA ART ROCK MUSEUM (Palazzo Pepoli), Via Castiglione, 8. Modera Pierfrancesco Pacoda
Giovedì 9 marzo – ore 18.00 FIRENZE – IBS, Via de’Cerretani, 16/R. Modera l’incontro Antonio Viscido
TOUR DI PRESENTAZIONE
18-mar Arezzo – Karemaski
25 mar – Bronson Ravenna
1-apr Modena – Off
7-apr Santa Maria a Vico (CE) – Smav
13-apr Roma – Monk
15-apr Brescia – Latteria Molloy
21-apr Milano – Serraglio
28-apr Bologna – Locomotiv
29-apr Torino – Officine Corsare
5-mag Firenze – Tender