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La Bella e la Bestia, la favola vera che ha ispirato il film Disney

La più bella storia d'amore mai raccontata nasce da una fiaba europea

ROMA –  Effetto nostalgia con il debutto nei cinema italiani del live action Disney La Bella e la Bestia.
La pellicola è un adattamento – più o meno fedele – al capolavoro animato del 1991, vincitore di 2 premi Oscar.
Ma la vera favola della Bella e la Bestia differisce da entrambe le versioni.

La favola della Bella e la Bestia trova radici europee orfane di paternità.
Tuttavia, la prima versione edita è quella di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve nel 1740.

Di tutti gli adattamenti originati, la versione più conosciuta e ritenuta “tradizionale” è quella di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, che pubblicò nel 1756 una riduzione dell’opera di Villeneuve.

La favola della Bella e la Bestia nella tradizione

Un ricco e vedovo mercante viveva in un palazzo con i suoi sei figli, 3 maschi e 3 femmine.
Tutte le sue figlie erano molto belle, ma la più giovane, Belle, lo era più di tutte.
Inoltre, lodevole era il suo cuore, gentile e puro.
Le due sorelle maggiori, al contrario, erano cattive, egoiste, vanitose e viziate e, segretamente, provavano invidia per la bellezza della sorella.

Durante una terribile tempesta, il mercante perse tutte le sue ricchezze in mare.
Ormai privo di ogni avere, decise di trasferirsi insieme ai figli in una piccola fattoria.

LA BELLA E LA BESTIALa Bestia

Alcuni anni dopo il mercante viene a sapere che una delle sue navi era riuscita a sopravvivere alla tempesta ed era rientrata in porto.
Prima di partire per la città, chiese ai suoi figli cosa volessero in dono: armi e cavalli per i maschi, vestiti e gioielli per le due figlie femmine.
Ma Belle, modesta e romantica, chiese in dono una rosa.

Arrivato in città, il mercante scoprì che il carico della sua nave era stato sequestrato per pagare i suoi debiti, lasciandolo senza soldi per comprare i doni promessi.
Abbattutto per la scoperta si mise in cammino per tornare a casa, prima di perdersi in un bosco durante una tempesta.

Trovò riparo in un palazzo sfarzoso, dove una figura misteriosa lo invitò ad entrare e a mettersi a suo agio.
La mattina successiva, prima di partire, vide un giardino di rose e, ricordandosi il desiderio di Belle, decise di coglierne una.

Ma una bestia orrenda lo colse sul fatto, rinfacciandogli di aver ripagato la sua ospitalità con un furto, che ora avrebbe pagato con la vita.
Il mercante chiese di essere liberato, sostenendo che aveva raccolto la rosa come regalo per la sua figlia più giovane.

La Bestia accettò di dare la rosa a Belle, ma solo se l’uomo sarebbe tornato con una delle sue figlie.

Belle

Tornato a casa, il patto segreto venne a galla.
Mentre i figli del mercante si offrirono di andare a uccidere il mostro, la giovane Belle, spinta dai sensi di colpa, si assunse la responsabilità per la sua richiesta e andò da sola al castello della Bestia.

La Bestia la ricevette con garbo, informandola che ormai era la padrona del castello, e lui il suo servo.
Le regalò vestiti sontuosi e cibo delizioso, intrattenendo lunghe conversazioni.
Ogni giorno la Bestia chiedeva a Belle di sposarlo, solo per essere rifiutato puntualmente.

La notte, nei sogni di Belle compariva un bel principe che la supplicava di accettare la proposta.
Ma la risposta della ragazza era sempre la stessa: non avrebbe potuto sposare qualcuno che amava solo come un amico.
Fuorviata dai sogni, Belle si convinse che il principe fosse tenuto prigioniero da qualche parte nel castello.

Per diversi mesi, Belle visse nel lusso al palazzo della Bestia. Ma la nostalgia iniziò a prendere il sopravvento e chiese la Bestia di permetterle di andare a vedere la sua famiglia.

La Bestia accettò, ma a una condizione: sarebbe dovuta rientrare esattamente una settimana dopo.
Belle tornò a casa con uno specchio e un anello incantato. Lo specchio le avrebbe permesso di vedere il Castello della Bestia, e l’anello di tornare al castello in un istante girandolo tre volte intorno al dito.

la bella e la bestiaLa Bella e la Bestia

Una volta a casa, Belle cercòp di condividere i magnifici abiti e i gioielli donati dalla Bestia con le sue sorelle, che si trasformarono in stracci al loro tocco.

Invidiose per i racconti della vita lussuosa nel castello, le sorelle ingannarono Belle, convincendola a rimanere un giorno in più rispetto a quanto pattuito con la Bestia, sperando che si arrabbiasse al punto di mangiarla viva.
Mossa dal falso affetto delle sorelle, Belle decise ingenuamente di restare.

Ma i sensi di colpa per aver tradito la fiducia della Bestia presero il sopravvento e Belle usò lo specchio per vederlo di nuovo.
Inorridita, scoprì che la Bestia giaceva mezzo morto di crepacuore vicino ai cespugli di rose, dove suo padre aveva rubato la rosa destinata a lei.

Così, decise di usare subito l’anello per tornare da lui.

Belle pianse lacrime sincere sulla bestia morente, dicendo di amarlo.
Quando le lacrime caddero sul suo corpo, la Bestia si trasformò nel principe apparso nei sogni di Belle.

Il principe le raccontò che tempo fa una fata lo aveva trasformato in una bestia orrenda, perché aveva rifiutato di farla entrare per trovare riparo dalla pioggia.
Solo se avese trovato il vero amore, nonostante la sua bruttezza, la maledizione si sarebbe rotta.

Alla fine i due si sposeranno e vivranno felici e contenti…

2017-05-04T11:20:49+02:00