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Città della Scienza Dream Academy per la fabbricazione digitale

Docenti NASA per preparare i giovani ad affrontrae la sfida dell'industria 4.0

Città della Scienza Dream AcademyNAPOLI – Un’officina/laboratorio dotata di macchinari avanzati e di expertise manageriali e specialistiche che promuove attività di diffusione, creazione di startup e trasferimento tecnologico nel campo dell’Industria 4.0. Nel D. RE. A. M. FabLab – Design and Research in Advanced Manufacturing di Citta’ della Scienza, a Napoli, nasce la prima Academy per l’alta formazione internazionale incentrata sulla scoperta di nuovi contesti di innovazione.

Città della Scienza Dream Academy

Il programma, il primo Made in Italy dedicato alla fabbricazione digitale, con stampa 3D, robotica ed elettronica, si svolgerà dal 27 marzo al 15 dicembre ed e’ promosso da Città della Scienza, in stretta collaborazione con le principali università e i centri di ricerca della Campania. I partecipanti della prima edizione, venti studenti, laureati e giovani professionisti, provengono da 5 Paesi – Italia, Usa, Cina, Iran e Bulgaria – a conferma della spinta internazionale che vuole offrire l’Academy. In questo senso, anche il corpo docente e’ stato selezionato tra i migliori professionisti di tutto il mondo, da esperti degli Usa impegnati della Nasa, a professori di Germania e Austria, architetti dello studio di Zaha Hadid e di altre prestigiose strutture universitarie, scientifiche e professionali internazionali.

Nato come ‘costola’ del D. RE. A. M, il FabLab di nuova generazione di Città della Scienza, finanziato dal Miur, e’ uno dei tasselli principali del nuovo centro di formazione avanzata che risponde anche alle strategie formative dell’assessorato alla Formazione della Regione Campania.

Città della Scienza Dream Academy, Napoli come Londra e Boston

“Per l’Academy e le attivita’ del FabLab – ha spiegato in conferenza stampa Amleto Picerno Ceraso, responsabile del laboratorio di Citta’ della Scienza – abbiamo preso ispirazione dai FabLab di Barcellona, Londra e Boston. Guardando al locale, a Napoli, ci siamo spinti in un progetto internazionale che coinvolge docenti e studenti esteri. Il programma di alta formazione dura 8 mesi ed e’ diviso in due parti: una tecnologica legata a industria 4.0 e manifattura avanzata, un momento formativo in cui si preparano i giovani alle nuove sfide che pone il mercato del lavoro; e una seconda parte dedicata alla realizzazione di prototipi progettuali. Cosi’ si unisce la formazione, di profilo molto alto, a un’accelerazione tecnica.

Città della Scienza Dream Academy, giovani pronti per industria 4.0

Alla fine del percorso, infatti, i partecipanti avranno la possibilità di accedere ad aziende che ricercano profili specializzati e avranno la possibilità di vendere il proprio prototipo agli stakeholder interessati”. L’Academy offre ai partecipanti selezionati l’occasione di acquisire competenze di alto profilo tecnico e progettuale e prepara gli studenti ad affrontare le sfide dell’industria 4.0 in quattro settori industriali strategici: Biomedicale & Pharma, Design & Fashion, Architettura e costruzioni per ambienti non convenzionali, Beni culturali e installazioni museali. “Il nostro obiettivo e’ costruire un nuovo linguaggio e un nuovo ecosistema – ha sottolineato Vincenzo Lipardi, segretario generale di Citta’ della Scienza – per questo territorio: Napoli non va più raccontata per il suo passato ma per quello che può offrire oggi e potrà offrire in futuro”.

Città della Scienza Dream Academy, la sfida

“Napoli non sono gli insulti del sindaco di Cantu’ ma i tanti primati come l’incubatore di Citta’ della Scienza che ha creato 150 startup innovative”. A spiegarlo e’ Vincenzo Lipardi, segretario generale di Città della Scienza, durante la presentazione della Dream Academy. “E’ un progetto rivolto a operatori della manifattura 4.0, una parola – dice – dietro cui si nasconde il fatto che e’ tornata l’industria, un’industria innovativa che crea posti di lavoro e si basa sulle nuove tecnologie e su una forma moderna di produzione di beni. Napoli – sottolinea Lipardi – ha un bisogno disperato di ricostruire un tessuto industriale innovativo: nel mondo moderno l’industria e’ internazionale e questa e’ un’accademia a forte vocazione internazionale”.

La sfida della Dream Academy parte da Bagnoli, quartiere simbolo della Napoli che riparte “come San Giovanni a Teduccio dove si trova la iOS Academy di Apple. Mettendo insieme queste due esperienze vincenti – conclude Lipardi – potremo rispondere a quell’esigenza di innovazione necessaria a ogni strategia di sviluppo concreta”.

2017-03-24T13:26:29+01:00