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Alla Farnesina gli Stati Generali per la promozione dell’alta formazione superiore italiana all’estero

Obiettivo: aumentare dal 4 all'8% gli studenti stranieri negli atenei italiani

Roma – Un piano strategico per la promozione dell’alta formazione superiore italiana all’estero. E’ stato presentato oggi durante gli Stati generali al ministero degli Esteri a Roma. Un piano condiviso dalla Farnesina con il ministero dell’Istruzione, che ha l’obiettivo da una parte di aumentare il numero e la qualita’ degli studenti stranieri negli atenei italiani (portandoli dal 4 all’8%) e dall’altra di rendere piu’ strutturate le collaborazioni e i programmi internazionali delle istituzioni di formazione superiore.

Allo stesso tempo si intende promuovere tutti quei settori di eccellenza del sistema di formazione, non comunemente riconosciuti come tali, e valorizzare la formazione di profili professionali ‘unici’. Il tutto, mettendo a fattor comune, risorse, obiettivi e capacita’ propositive di tutte le realta’ coinvolte. Il gruppo di lavoro – composto, oltre che dai dicasteri menzionati anche dal ministero dell’Interno, dalla Crui, dalle Universita’ per stranieri di Siena e Perugia, dal Cimea e da Confindustria – si e’ concentrato su tre macro aree, con tre relativi rapporti: l’analisi dei flussi di studenti stranieri, dalle aree geografiche di prioritario interesse e dei settori da potenziare nelle operazioni di promozione e reclutamento degli studenti internazionali; le procedure di accesso ai corsi e di ottenimento del visto per motivi di studio attualmente in vigore; le strategie e gli strumenti di promozione all’estero del sistema della formazione superiore italiana.

Il documento inoltre, individua le aree nelle quali svolgere azioni mirate di promozione del sistema italiano che sono: Cina, India, Stati uniti, Messico, Israele, Argentina, Irane e Etipioa. Infine, una serie di borse di studio di circa 8mila euro l’anno, saranno messe a disposizione da partner pubblici e privati come incentivo per gli studenti piu’ meritevoli con il fine di mettere a disposizone delle aziende italiane uno strumento operativo a supporto dell’internazionalizzazione, attraverso la possibilita’ di avvalersi di studenti stranieri provenienti dai mercati di interesse, formati in Italia e con competenze nei settori di operativita’ dell’azienda.

I Paesi interessati sono: Azerbaijan, Colombia, Egitto, Etiopia, Indonesiqa, Ghana, Messico, Turchia, Vietnam e Kazakhstan. L’obiettivo del piano, quindi, ha spiegato il viceministro degli Esteri, Mario Giro, “non e’ solo attrarre cervelli da paesi stranieri ma formare i quadri futuri di quei paesi”, come accade ad esempio in Camerun, “dal quale proviene il maggior numero di studenti stranieri. Gli studenti camerunesi che hanno studiato in Italia- ha spiegato Giro- sono poi tornati nel loro paese a lavorare e oggi fanno da trait d’union tra i due mondi”. Per il sottosegretario al Miur, Vito De Filippo invece, “puntare sull’alta formazione significa ridare impulso al nostro immenso patrimonio di conoscenze e competenze, nonche’ valorizzare la cultura italiana nel mondo”.

2017-05-18T11:04:29+02:00