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Il gioco che racconta la società, al Miur la biennale dei licei artistici

Roma – Il ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca apre le porte all’arte e al talento. Da oggi fino a sabato prossimo saranno esposte una selezione delle migliori opere degli studenti, prese dalla prima biennale dei licei artistici che ha avuto luogo a Roma a Palazzo Venezia dal 15 dicembre al 15 gennaio scorsi. I […]

Roma – Il ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca apre le porte all’arte e al talento. Da oggi fino a sabato prossimo saranno esposte una selezione delle migliori opere degli studenti, prese dalla prima biennale dei licei artistici che ha avuto luogo a Roma a Palazzo Venezia dal 15 dicembre al 15 gennaio scorsi.

I corridoi e le sale del Miur, si sono trasformati in uno spazio espositivo, coniugando la bellezza di questo palazzo storico, ideato dall’architetto Cesare Bazzani (gia’ autore della Galleria Nazionale di Arte Moderna a Valle Giulia) nel 1911, con la creativita’ e il talento delle generazioni di oggi.

Per l’occasione, questa mattina sono state aperte le stanze del Ministero, solitamente chiuse al pubblico, per una visita guidata a cui ha preso parte anche il ministro, Valeria Fedeli. Piu’ di quaranta opere, di studenti di tutte le regioni d’Italia e di alcuni Paesi esteri, che toccano diverse tematiche: dalle migrazioni nel Mediterraneo, alla detenzione, dalle diversita’ etniche, agli sguardi femminili, passando per il contrasto al bullismo e la passione per il calcio. Elemento comune di tutte le rappresentazioni: il gioco.

Il gioco, quindi, in tutte le sue sfaccettature, anche le piu’ drammatiche. Come quello delle donne detenute di Rebibbia. Le ragazze del liceo artistico Enzo Rossi di Roma (la cui sede distaccata si trova proprio all’interno della casa circondariale romana) hanno voluto ricordarle con una danza ideata proprio per l’inaugurazione di oggi dal titolo ‘Liberta’ di volare’. O come quello dei bambini migranti nell’opera ‘Negazione’ del liceo artistico statale De Nittis-Pascali di Bari, vincitore, alla Biennale, del primo premio della Giuria. Qui – a ricordare le migliaia di vittime delle migrazioni nel Mediterraneo – sotto un barcone di legno, vengono raffigurati i bambini che giocano in fondo al mare.

“Sono molto orgogliosa di aver fatto questa scelta- ha sottolineato il ministro Fedeli, parlando della sua intuizione di ospitare le opere della Biennale all’interno del ministero- di consentire a tutti i cittadini di poter apprezzare queste opere straordinarie. Credo che portare questi lavori dentro al Miur sia un modo molto importante di valorizzare la creativita’ di questi ragazzi”. “Il tema scelto- ha aggiunto il ministro- e’ il gioco. Non tanto dal punto di vista ludico o ricreativo ma proprio inteso come capacita’ di ricostruire avvenimenti come quello delle migrazioni”. “Questa opera- ha concluso Fedeli riferendosi alla scultura del liceo artistico barese- come molte altre ha ricostruito attraverso il gioco molti significati importanti per la nostra societa’. Sono molto orgogliosa di questo e spero che verranno in tanto a vedere questa mostra”.

2017-05-04T19:28:02+02:00