ROMA – Soffre, punge e si difende. E porta via un preziosissimo punto. Poco importa se il suo uomo più rappresentativo sia stato bersagliato di fischi ed improperi al solo controllo di palla: il risultato conseguito è di gran lunga più importante delle liti tra ex del Pipita e del suo vecchio pubblico. Punto pesantissimo, lascia la Roma a -6 e consente di preparare la semifinale di ritorno di mercoledì, sempre qui a Napoli, con maggiore tranquillità. Di contro la squadra di Sarri vede la Roma allontanarsi ancora di più, e domenica c’è la trasferta in casa Lazio da non sottovalutare. Ripercorriamo quanto accaduto con i nostri riassunti.
C’eravamo tanto amati
Non c’era maggior “non notizia” che il ritorno di Higuain a Napoli. Insultato, fischiato, maledetto: ma si sapeva, appunto. Tra ricorsi alla smorfia per trovare il numero più adatto al Pipita e striscioni inneggianti all’indifferenza, la “prima” di Higuain al San Paolo si consuma in sottofondo alla gara. Che invece di spunti ne ha dati e di indicazioni anche. Il campo dice che la Juve ha colto quanto desiderato fin dall’inizio, che ha giocato col fuoco ma non ci si è fatta male. Allegri, che di mestiere ne ha da vendere, a fine gara, sottolinea che “gli scudetti si vincono anche così. Questo è un punto importante”. Cosa fatta, capo A. E il Napoli? Il Napoli ci ha provato, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, ha visto finire sul palo il pallone del raddoppio, ha pressato la Juve nella sua metà campo: ma non è bastato. Ora Sarri e i suoi sono protagonisti del proprio destino: fra due giorni la Coppa Italia, domenica la Lazio; basta poco per sapere che farà da grande il Napoli.
Un derby, mille significati
Mentre la Juventus tesse la sua tela, la Roma si prepara al derby di domani, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Lo fa anche la Lazio, beninteso. I giallorossi superano l’Empoli all’Olimpico, i biancazzurri sbancano Sassuolo e consolidano il quarto posto, in attesa della gara dell’Olimpico contro il Napoli in programma domenica prossima. Roma non parla d’altro da settimane, dal fischio finale del derby di andata: il sogno della “remuntada dè noantri” fa i conti con il doppio vantaggio laziale. Staremo a vedere: intanto la città freme, un’altra pagina di storia calcistica cittadina è pronta per essere scritta.
Il campionato degli altri
Il Milan che si impapera a Pescara (Paletta e Donnarumma, male male), l’Inter che impatta con la Sampdoria. Che tristezza, all’ombra della Madonnina: l’Atalanta che umilia il Genoa e che stacca le milanesi di tre-quattro punti pare di un altro pianeta. Corsa salvezza: udite, udite…il Crotone ottiene la sua quarta vittoria e, complice la sconfitta dell’Empoli, riduce la distanza con i toscani – e quindi con l’ultima piazza che vuol dire serie A – a cinque punti: come dire…provarci non costa nulla…