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Torna il Premio Letterario Città di Castello

Tre le sezioni del premio: Narrativa, Saggistica e Poesia

3 Aprile 2017

ROMA – Torna anche quest’anno il Premio Letterario Città di Castello promosso dall’Associazione culturale Tracciati Virtuali e giunto alla sua XI edizione.

Un’edizione forte, della crescita in termini di pubblico e partecipanti, accompagnata da un’attenzione verso la qualità che ha caratterizzato il concorso umbro fin dai suoi esordi. E che il prossimo anno ospiterà una sezione tutta dedicata agli studenti, dalle scuole elementari alle superiori.

Le sezioni

Tre le sezioni del premio: Narrativa, Saggistica e Poesia.
Tre come i punti di forza del concorso, secondo il suo ideatore ed editore, Antonio Vella, che dirigerà i lavori fino alla cerimonia di premiazione prevista per il 28 ottobre.

Il primo punto di forza è la pubblicazione dell’opera vincitrice con la casa editrice indipendente LuoghInteriori.

“Non siamo soltanto noi a preferire questa tipologia di premiazione- spiega a diregiovani.it Vella-. Sono gli stessi scrittori che la prediligono. Un premio in denaro infatti non gratifica l’autore da un punto di vista editoriale. Secondo noi la possibilita’ di pubblicare e di organizzare le attivita’ di promozione e commercializzazione, fanno in modo che l’autore venga conosciuto nel panorama letterario”.

Elemento fondamentale, in particolare per gli scrittori emergenti, “considerate le enormi difficoltà, anche finanziarie, che si incontrano per pubblicare in Italia”.

Una prestigiosa giuria

Secondo punto di forza del premio, la giuria, presieduta dall’attore e regista Alessandro Quasimodo, figlio del premio Nobel Salvatore Quasimodo, e composta dall’attrice e scrittrice Anna Kanakis, dal giornalista e conduttore televisivo Alessandro Cecchi Paone, dall’ambasciatore d’Italia Claudio Pacifico e dal Segretario Generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi.

Per la prima volta a sedere in giuria saranno anche il giornalista ed ex direttore de ‘Il Fatto Quotidiano’ Antonio Padellaro, lo scrittore e autore di documentari Rai Francesco Petretti, la docente dell’università degli studi di Roma Tre Marinella Rocca Longo e il critico d’arte e letterario Giovanni Zavarella.
Negli anni nomi prestigiosi si sono alternati nella valutazione dei testi in concorso, da Carlo Verdone a Valerio Massimo Manfredi, da Aldo Forbice a Barbara Palombelli.
Il tutto a testimonianza dell’attenzione verso la qualita’.

Terzo punto di forza è, secondo Vella, “l’alto tasso di democrazia di questo premio. Tutti i lavori che arrivano alla segreteria vengono resi anonimi- spiega-, quindi il libro diventa un numero fino alla conclusione e alla compilazione della classifica finale”.

Questo consente anche agli scrittori emergenti di “poter avere un ottimo risultato e vincere il premio” e di essere valutati alle “stesse condizioni di un autore già affermato e professionista”.

“Negli anni è cresciuto l’interesse nei confronti del premio, che può annoverarsi tra i più prestigiosi del panorama italiano”, continua Vella, che riconosce alla giuria un ruolo fondamentale: “Spesso sono i giurati a proporsi- sottolinea -. Tra quelli che si sono proposti per le prossime edizioni c’è, ad esempio, Paolo Mieli. La cosa ci gratifica molto e ci impegna ogni anno ad alzare l’asticella della qualità”.

Missione: nuovi talenti

Una qualità che si accompagna al principale obiettivo del concorso, “scovare nuovi talenti” per aiutarli ad emergere in un mercato, quello dell’editoria, che li “soffoca” e “rende la vita impossibile agli editori che non hanno un nome”.

“Le conoscenze giuste contano in questo settore, come in tutti settori- lamenta Vella-. Il panorama dei premi letterari è variegato. Ce ne sono molti che hanno alzato bandiera bianca per mancanza di finanziamenti. Lo scrittore sceglie un premio letterario in base a cio’ che intravede in quel premio, allo sviluppo successivo che gli consente di poter pubblicare l’opera”.

E dal Premio Letterario Città di Castello sono usciti veri e propri casi letterari, come il romanzo di Nicoletta Romanelli “Le mie sorelle erano innamorate di Andrea Giordana (e io no)”, che ha avuto un gran successo di pubblico sia “per la particolarità del titolo” che per la “rete del passaparola”.
“Tante opere che sono state premiate nel concorso poi hanno avuto una rispondenza in termini di distribuzione commerciale- sottolinea Vella-, quindi il parere dei giurati è stato avallato”.

Un pubblico eterogeneo, in cui ai casi letterari si affiancano scrittori affezionati, che partecipano più volte al concorso anche solo per il “piacere di far valutare da interlocutori qualificati i propri lavori”.

Lavori che sono in linea con nuove tendenze e nuovi stili, dalle tematiche “più legate alla nostra societa’”, come per il secondo classificato 2016 della sezione Narrativa “Aperiromanzo”, al ritorno di moda delle raccolte di racconti, che lo scorso anno si sono aggiudicate primo e secondo posto nella sezione Narrativa e testimoniano l’esigenza di una lettura più legata ai ritmi di vita che prevedono tempi brevi di lettura.

Premio Letterario Città di Castello

Due le sezioni speciali previste: ‘1970-2030: verso il 50° anniversario della Regione Umbria’, che “garantisce agli studenti una maggiore possibilita’ di interazione col premio”; ‘Mondi e Culture sulle sponde del Mediterraneo’, piu’ internazionale, che punta a “gettare un ponte” affinchè “le nostre culture e la cultura dei Paesi arabi possano venire a contatto”.

Una sezione che ha ottenuto per tre anni consecutivi l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e prevede la scelta da parte della commissione di un autore che “con le traduzioni dei suoi testi abbia favorito questo dialogo tra cultura italiana e araba”.

Il Premio Letterario sarà anche quest’anno veicolo di collaborazioni di carattere benefico: “Su ogni quota di iscrizione di 40 euro, 10 euro saranno devoluti all’associazione Altotevere per la ricerca contro il cancro- aggiunge Vella-. Lo scorso anno abbiamo devoluto un assegno a favore dell’associazione per la ricerca sulla Sla. Un aspetto importante- conclude- perchè la nostra manifestazione può essere veicolo di operazioni di carattere benefico di cui possono usufruire associazioni che hanno bisogno di visibilità”.

I lavori in concorso dovranno essere presentati entro il 30 giugno e, in seguito ad un intenso lavoro di valutazione durante il periodo estivo, ad ottobre verranno inviate le comunicazioni ai dieci finalisti di ogni sezione che parteciperanno alla cerimonia di premiazione del 28 ottobre 2017 nella Sala degli Specchi di Palazzo Bufalini a Città di Castello.

2017-05-31T18:44:24+02:00