hamburger menu

BUGO IN ACUSTICO in un inedito tour nei club d’Italia

L’artista interpreta chitarra e voce le canzoni più rappresentative dei suoi 17 anni di carriera

Roma – Un anno denso di concerti in tutta Italia, dal palco del 1° maggio allo Sziget Festival di Budapest, Bugo riprende la sua avventura live con una serie di appuntamenti che lo vedranno impegnato con un incredibile spettacolo in acustico. Una serie di concerti – da nord a sud – che vedranno Bugo interpretare chitarra e voce le canzoni più rappresentative dei suoi 17 anni di carriera solista, dagli esordi fino ai brani dell’ultimo lavoro discografico “Nessuna scala da Salire” come “Me la Godo” e il nuovo singolo “Nei tuoi sogni”. “Nessuna scala da Salire” raccoglie 12 tracce che confermano come Bugo sia uno degli artisti più interessanti della scena contemporanea italiana.

La tournée è una produzione Massimo Levantini per Live Nation. Queste le prime date annunciate: 16 aprile Roma (Na Cosetta), 3 maggio Bologna (Bravo Café), 4 maggio Cantù – CO (Una e trentacinque circa), 5 maggio Asti (Diavolo Rosso), 18 maggio Milano (Arci Ohibo), 20 maggio Savignano sul Rubicone – FC (Sidro)

Cristian Bugatti, classe ’73, nasce a Rho(MI) ma cresce nel novarese, dove inizia a suonare che ha già vent’anni; l’orecchio però è “naturale” e impara presto molti strumenti tra cui la batteria, l’armonica a bocca e ovviamente la chitarra. Fonda un gruppo nel ’94 (i Quaxo), ma presto lo lascia per dedicarsi alla carriera solista, distinguendosi subito come cantautore eccentrico, che sfugge alla banalità degli anni 2000 attraverso le sue rime allucinate, paradossali, e dalle mille interpretazioni. Definito negli anni con aggettivi ed etichette che hanno tentato di comprenderlo e collocarlo musicalmente, Bugo viene assorbito, tra tutti, dal termine “fantautore”. Geniale espressione di un giornalista, che all’inizio della sua carriera, riesce a decifrare la sua sfera cantautorale, sottolineandone l’originalità rispetto al passato. Verrà anche definito negli anni “pioniere del nuovo cantautorato italiano” (2008) e “irrefrenabile rivoluzionario della canzone italiana” (Rolling Stone 2013). Dal 2000 al 2011, pubblica sette dischi, di cui ben cinque con l’etichetta Universal. La scelta di firmare con una multinazionale della musica, è chiara. Bugo vuole fare sul serio, ma non è disposto ad omologarsi e partorisce album molto diversi tra loro, spaziando musicalmente dal rock distorto, all’elettronica, alla melodia del poeta. Ci regala pezzi che vanno da “Io mi rompo i coglioni” a “Casalingo” degli esordi, passando per “Che diritti ho su di te”, “Il sintetizzatore”, “C’è crisi”, “Nel giro giusto”, per arrivare a quelli dell’ultimo album per Universal dal titolo “Nuovi rimedi per la miopia” (più intimista e personale). Dentro ci sono pezzi unici come “I miei occhi vedono”, “Non ho tempo” e “Comunque io voglio te”. Negli anni, Bugo spiazza continuamente critica e fans per la sua esigenza di sperimentare ed esprimere la sua evoluzione artistica. Cresce musicalmente in un processo che è naturale, e sorpassa le aspettative di chi lo vorrebbe sempre uguale a stesso, fino ad arrivare nel 2012, sulle pagine del quotidiano britannico “The Guardian”, che lo nomina tra i protagonisti della scena musicale italiana insieme ai più grandi. Nel Maggio del 2015 esce per la Carosello Records il video “Cosa ne pensi Sergio”, singolo che anticipa l’uscita del suo nuovo Ep “Arrivano i Nostri” disponibile in download e streaming mentre il 13 novembre in esclusiva su vevo esce “Vado ma non so”.

2017-04-06T18:06:37+02:00