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Grandi quantità di oppiacei in casa di Prince. Continuano le indagini sulla morte del cantante

Intanto, a un anno dalla scomparsa, negli store l'EP postumo dal titolo Deliverance

19 Aprile 2017
oppiacei in casa di Prince

oppiacei in casa di PrinceROMA – A un anno dalla morte di Prince, avvenuta lo scorso 21 aprile, nuovi dettagli sono stati svelati sugli ultimi giorni del cantante. Gli inquirenti, che stanno ancora portando avanti le indagini, avrebbero trovato una grossa quantità  di oppiacei nella casa dell’artista. A conferma ulteriore, se mai ce ne fosse bisogno dopo l’autopsia, che il cantante è morto per un overdose di farmaci antidolorifici. La causa ufficiale è un sovradosaggio accidentale di fentanyl, un antidolorifico che è 50 volte più potente dell’eroina e che Prince avrebbe preso senza consultare con un medico.

Oppiacei in casa di Prince. Diverse le boccette prescritte

Gli inquirenti si sarebbero trovati di fronte a diverse boccette di pillole che riportavano sull’etichetta la dicitura Watson 853, l’identificatore per i farmaci generici a base di idrocodone-paracetamolo. Altri narcotici erano invece nascosti in contenitori di ‘copertura’, tra cui flaconi di vitamine, sparsi tra camera da letto e armadio. Farmaci prescritti anche a nome di un amico di Prince con lo scopo di proteggere la sua privacy. Price, quindi, non avrebbe “fatto” tutto da solo.

Il giorno prima della morte, infatti, il medico del cantante, Michael Todd Schulenberg, prescrisse ossicodone a nome di Kirk Johnson, guarda del corpo storica di Prince che  – a detta sua – non era  a conoscenza dell’abuso di medicinali che il suo datore di lavoro stava facendo. A sapere, però, secondo Tmz, sarebbero stati i medici di Prince. Al cantante, prima di ogni concerto, venivano fatte delle iniezioni per dargli la forza di portare a termine i live. Nessuno, però, è accusato di un possibile coinvolgimento nella morte del cantante. Anche perché non si è ancora scoperto chi – nel caso di omicidio – possa aver dato la dose fatale a Prince.

Gli inquirenti, si leggerebbe in alcuni documenti della polizia, sono solo stati “messi al corrente da alcuni testimoni che Prince, nel periodo precedente alla sua morte, aveva attraversato un periodo di astinenza e ricadute, che potrebbe essere il risultato di un abuso nell’utilizzo di farmaci”.

Prince, esce l’EP postumo: Deliverance

Mentre continuano le indagini sulla morte di Prince, arriva nei negozi Deliverance: l’EP postumo del cantante.oppiacei in casa di prince

Nell’EP sono presenti sei brani che Prince aveva co-scritto e co-prodotto insieme al collaboratore storico, Ian Boxill, tra il 2006 e il 2008. Boxill ha poi completato e mixato le canzoni dopo la morte del cantante per arrivare al prodotto finale che sarà disponibile su iTunes, Google Play e Amazon a partire dal 21 aprile. Deliverance verrà poi pubblicato in formato fisico il 2 giugno e sarà seguito da due nuovi album di canzoni postume che verranno lanciati sul mercato dalla Warner.

Oltre alla title track, Deliverance include un medley formato da 4 movimenti e  intitolato “Man Opera” che comprende “I Am”, “Touch Me”, “Sunrise Sunset” and “No One Else”. L’EP, poi, si chiude con la versione estesa di “I Am”.

Le sei tracce sono state create mentre Prince stava lavorando come artista indipendente e il progetto sarà pubblicato tramite l’etichetta indipendente con sede a Vancouver, la RMA.”Prince era ossessionato dall’idea di aggirare le etichette per poter portare la sua musica direttamente al pubblico”, ha raccontato Boxill. “Una volta mi ha confidato che ci pensava ogni volta che andava a letto. Quando abbiamo iniziato a lavorare su queste canzoni, abbiamo deciso di farlo in modo indipendente perché è quello che Prince avrebbe voluto”.

2017-05-03T17:56:10+02:00