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“I love San Luca”, uno stadio per cancellare le offese della ‘ndrangheta

Insieme lo Stato, la scuola, la magistratura, i cantanti e la società civile fanno squadra e sono "In campo per il futuro"

SAN LUCA – Una scritta a caratteri cubitali “I love San Luca” ha cancellato i murales scritti in codice dalla mala calabrese dentro e fuori lo stadio simbolo della ‘ndrangheta, dato alle fiamme per sette volte dai clan e oggi ricostruito grazie allo sforzo comune delle istituzioni. Presidenza del Consiglio dei Ministri, Prefettura, Consiglio Superiore della Magistratura e Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche di Sicilia e Calabria sono scesi in campo oggi, proprio a San Luca (Reggio Calabria), per riconsegnare ai giovani dell’Aspromonte il loro stadio dopo intensi lavori di ristrutturazione. L’occasione è stata l’iniziativa “In campo per il Futuro”.

Il taglio del nastro prima del fischio dell’arbitro

A tagliare il nastro del nuovo impianto, il procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, e il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi: “Insieme abbiamo rotto il silenzio: il primo muro nella lotta alla violenza e alle discriminazioni”, ha detto Boschi agli studenti arrivati a San Luca da ogni Comune della Calabria per assistere all’amichevole di calcio tra la Nazionale Magistrati e la Nazionale Cantanti. Gli spalti del nuovo stadio hanno accolto quasi 3mila persone, tra rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali e una folta delegazione di ragazzi delle scuole calabresi, chiamati a raccolta dalla Consulta regionale degli studenti rappresentata in Calabria da Franca Falduto.

Ovazione per Raoul Bova e applausi per Clementino

Nel campo sportivo e’ arrivato a sorpresa anche Raoul Bova, attore che non dimentica le sue origini calabresi: “Amo questa terra” ha detto a chi lo circondava per un selfie o un autografo. “Ho passato tutta la mia infanzia qui e ci tenevo ad esserci perche’ e’ in questa terra che ho vissuto le prime storie d’amore e tutte le storie piu’ belle della mia vita”. Agli studenti, Bova ha chiesto “di lavorare per portare un messaggio importante di legalita’ a tutta la comunita’”. L’attore ha spiegato che la sua collaborazione con la nazionale cantanti “e’ nata proprio in Calabria e speriamo che qui in Calabria continui. Ci sono messaggi importanti da portare a questi ragazzi, non solo spot. Nel nostro piccolo – ha aggiunto – dobbiamo fare di tutto per far si’ che la Calabria non sia una terra dimenticata”. Accolto come un divo di casa anche il rapper napoletano Clementino: “La forza che mi hanno trasmesso questi studenti e’ stata fondamentale, piu’ importante che avere un dodicesimo uomo in campo”.

Cantanti vs Magistrati, 4-3

E forse proprio la spinta dei ragazzi calabresi ha permesso alla Nazionale Cantanti di superare di appena un goal di scarto la rappresentativa italiana dei magistrati, sconfitta per 4 reti a 3. “Abbiamo vinto e questa e’ una grande notizia – ha commentato alla Dire l’attore Neri Marcore’, in campo con la Nazionale Cantanti -. I magistrati sono molto forti e probabilmente abbiamo vinto solo per la presenza con noi di due campioni di generosita’ come Damiano Tommasi e Simone Perrotta. Magari gli concederemo la rivincita proprio qui a San Luca. La Calabria e’ una terra bellissima: bisogna tenere duro e avere la pazienza di costruire lentamente un percorso di rinascita”. La proposta di Marcore’ e’ stata accolta dal capitano della Nazionale Magistrati, Luca Palamara: “Nella partita non c’e’ nessuno sconfitto, la rivincita vera sara’ essere qui nel 2018 e da qui al prossimo anno – ha detto alla Dire il componente del Csm – far sentire la nostra presenza e la nostra vicinanza, onorare ogni giorno un intervento importante fatto per questa terra come restituire un campo di calcio”.

Qui oggi e domani, la promessa di Damiano Tommasi

E prima del match, proprio Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione nazionale Calciatori, ha annunciato la presenza del Dipartimento Junior dell’Aic nel nuovo campo di San Luca a fine maggio e si e’ detto “disponibile” ad organizzare iniziative nell’impianto in collaborazione con la Presenza del Consiglio. L’invito di Tommasi e’ stato accolto positivamente dal sottosegretario che, chiudendo il convegno “In campo per il Futuro”, che ha anticipato l’amichevole tra Cantanti e Magistrati, ha ribadito che lo Stato “c’e’, anche a San Luca e in tutti i territori in cui combattiamo mafie e illegalita’”.

L’appello della consulta degli studenti

A chiedere un ulteriore impegno al governo e’ stata anche la Consulta degli studenti: “chiediamo alla Boschi – ha spiegato all’agenzia Dire il presidente della Consulta di Reggio Calabria, Francesco Nicolo’ – di siglare un’intesa con gli studenti perche’ qui, in questo stadio, si svolgano eventi culturali e sportivi tutto l’anno. San Luca non sara’ piu’ sinonimo di ‘ndrangheta”.

Bouché (Usr Calabria): scuola e cultura vincenti contro l’illegalità

“Lo sport come rinascita, perche’ per troppo tempo San Luca e’ stata legata ad esempi spiacevoli. In questo caso, con questa inaugurazione la scuola vuole dire che e’ presente”. A sostenerlo all’Agenzia Dire e’ Diego Bouche’, direttore dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria. “Scuola e cultura rappresentano un binomio che deve fare allontanare i nostri giovani dal pericolo della criminalita’ – ha aggiunto Bouche’ – far rinascere un campo sportivo a San Luca dopo molti atti vandalici e’ un momento importante. Abbiamo messo una pietra miliare per ripartire”.

“Siete padroni del vostro destino”, parola di Franco Roberti

“Liberta’, uguaglianza, giustizia, solidarieta’, cittadinanza. Sono questi i principi per cui dobbiamo batterci, renderli vivi, portarli nella quotidianita’ di ciascuno di noi e nel rapporto con gli altri. Riscoprire questi principi ci serve per contrastare e vincere la cultura mafiosa”. Così il Procuratore nazionale Antimafia, Franco Roberti, nel suo messaggio agli studenti arrivati a San Luca da ogni angolo della Calabria. Roberti legge ai ragazzi un suo pensiero sul leader africano Nelson Mandela, che durante i 26 anni trascorsi nelle carceri, non ha mai perso la speranza di poter vincere. “Gli ha tenuto compagnia un pensiero” del poeta inglese William Ernest Henley, “mi devo ricordare che sono padrone del mio destino e capitano della mia anima. Voi siete padroni del vostro destino”.

2017-05-03T12:21:22+02:00