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Gli studenti molisani per l’Europa del futuro

TERMOLI – Una maggiore consapevolezza dell’Europa attraverso la voce degli studenti nel terzo e ultimo seminario celebrativo dei trattati di Roma. Circa 1000 studenti molisani hanno partecipato alla serie di incontri promossi dalla presidenza del Consiglio regionale e dall’ufficio scolastico regionale del Molise. A Termoli il seminario conclusivo alla presenza degli eurodeputati Lorenzo Cesa e […]

TERMOLI – Una maggiore consapevolezza dell’Europa attraverso la voce degli studenti nel terzo e ultimo seminario celebrativo dei trattati di Roma. Circa 1000 studenti molisani hanno partecipato alla serie di incontri promossi dalla presidenza del Consiglio regionale e dall’ufficio scolastico regionale del Molise.
A Termoli il seminario conclusivo alla presenza degli eurodeputati Lorenzo Cesa e Aldo Patriciello, del presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno e del direttore dell’ufficio scolastico regionale, Anna Paola Sabatini.

“Un giorno importante, il terzo – ha detto Anna Paola Sabatini, direttore dell’ufficio scolastico regionale – di una serie di incontri per parlare con i nostri studenti, cittadini di domani, per parlare dei trattati europei. I ragazzi hanno risposto benissimo. In questo giorno importante voglio ricordare il rapporto giovani 2017 dell’istituto Toniolo in cui viene evidenziato che proprio i giovani con un livello di conoscenze, con un titolo di studio, più elevato sono proprio quelli più aperti all’Europa”.

Cesa ai giovani: “Basta scaricare le colpe sull’Europa”

Accorato e deciso l’intervento dell’eurodeputato Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, che ha parlato ai giovani, ai tanti studenti che hanno affollato il cinema Sant’Antonio di Termoli.

“La percezione negativa dell’Europa da parte dei giovani è spesso responsabilità dei governi che tendono a scaricare la colpa sempre all’Europa. Ma gli ultimi dati mi incoraggiano, il 57 per cento degli italiani, dobbiamo essere orgogliosi di essere europei italiani. Aver messo insieme 28 paesi, purtroppo ora 27, è stata un’impresa coraggiosa, lungimirante fatta da 3 grandi nomi: uno è nostro De Gasperi, Shuman e Adenauer. Quei signori hanno visto le guerre mondiali, e hanno pensato bene che unire e
salvaguardare i popoli fosse necessario. Unirli sulla base della difesa della libertà, della democrazia, del rispetto dei diritti umani. Certo ci troviamo di fronte a delle sfide importanti e riguardano le future generazioni. La grande sfida europea – ha aggiunto – è di dare speranza a voi giovani”.

E ai detrattori dell’Europa l’onorevole Cesa ribadisce le prospettive: “Il piano Junker prevede che in Italia arriveranno 50-60 miliardi da investire. Se non cresce l’economia tutto va a finire male. Da soli non ce la facciamo, c’è solo l’Europa che vi guarda”. Ai ragazzi in sala l’ultimo appello: “Fate una cosa, venite in Europa, per voi ci saranno molte più speranze”.

Patriciello: “Ragazzi, l’Europa è casa vostra”

Gli studenti sono autentici protagonisti per guardare con più concretezza all’Europa. L’eurodeputato Aldo Patriciello si è rivolto a loro,  in occasione dell’incontro organizzato dall’USR Molise, esortandoli
a un impegno maggiore: “Ragazzi l’Europa è casa vostra. Vogliamo buttare una pietra nello stagno, vi vogliamo responsabilizzare”.

C’è scetticismo tra le nuove generazioni e l’eurodeputato lo evidenzia a più riprese e su questo l’Istituzione europea, attraverso i propri rappresentanti, deve lavorare: “Vogliamo farvi capire cosa significa l’Europa, le grandi conquiste che abbiamo ottenuto da questa straordinaria istituzione, pur nella consapevolezza che bisogna cambiare qualcosa, ammodernare una macchina complessa”.

Il confronto con gli studenti è indispensabile: “Andare nelle scuole e avere contezza delle difficoltà di percezione dell’Europa da parte dei giovani è un’azione necessaria e indubbiamente costruttiva, un punto di partenza per migliorarsi in Europa”.

2017-05-23T15:38:03+02:00