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Troppe parolacce: Paolo Ruffini fa arrabbiare i prof

L'attore comico ha infastidito gli insegnanti durante il convegno dedicato al cyberbullismo

ROMA – Troppe parolacce ed un linguaggio inopportuno per una platea di giovanissimi. Insomma, non proprio una bella figura per Paolo Ruffini a cui era stato affidato il compito di presentare all ‘Unicredit Pavillon di Milano “Condivido – Il Manifesto della comunicazione non ostile nelle scuole”.  Un progetto educativo promosso da Parole O_Stili, a cui hanno preso parte la ministra Valeria Fedeli e circa 30mila studenti in collegamento da tutta Italia.

Collegamento interrotto

La performance dell’attore però, fatta di un linguaggio troppo ‘colorito’ e volgare, non è piaciuta agli insegnanti di Trieste a tal punto che questi hanno chiesto l’interruzione del collegamento.

Le parole di Loredana Panariti

L’assessore regionale all’istruzione e formazione, Loredana Panariti, a quel punto ha preso la parola ed è nato un momento di dibattito. In generale, Panariti, ha ricordato che “c’è una relazione tra le parole e gli atti: non tutte le parole portano agli atti, ma tutti gli atti sono preceduti da parole” e si è detta convinta che “anche quest’esperienza farà capire ai nostri ragazzi che le parole sono importanti. In un momento in cui si scrive molto, anche in rete, è importante ragionare sulle parole giuste, sulle parole che creano ponti, che mettono le persone in relazione e anche sulle parole del conflitto: si può discutere sulle proprie idee anche in maniera forte e radicale, senza però ferire e offendere nessuno” ha concluso Panariti.

2017-05-16T13:00:14+02:00