hamburger menu

A Napoli parte il viaggio di Futuro Remoto record di presenze in piazza

A Napoli inaugurato il festival social innovation con stand e 2mila ricercatori

ROMA – Un’apertura ufficiale, consacrata da un boom di visitatori e della presenza di centinaia di studenti della Campania, segna l’avvio di quattro giorni dedicati alla scienza. In una piazza Plebiscito già gremita è stata inaugurata a Napoli la 31esima edizione di Futuro Remoto, il più grande evento di social innovation in Italia, organizzato da Città della Scienza, quest’anno caratterizzato dal tema ‘Connessioni’.

Da record i numeri dell’edizione appena cominciata che si concluderà domenica 28 maggio: il villaggio della scienza in piazza conta su 9 padiglioni, 12 isole tematiche; 100 incontri con ospiti internazionali, esperti e ricercatori per dialogare su temi di attualita’, 10mila dimostrazioni ed esperimenti, oltre 550 realta’ partecipanti, 2mila ricercatori, 60 imprese innovative e 100 scuole. A tagliare il nastro di Futuro Remoto 2017 il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, insieme al sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e al rettore dell’università Orientale, Elda Morlicchio.

In apertura, il segretario Generale di Città della Scienza, Vincenzo Lipardi, ha ricordato l’obiettivo fondamentale di una manifestazione come Futuro Remoto: “Puntiamo – ha spiegato – a far uscire dai laboratori il lavoro dei ricercatori, che è fondamentale, per creare un momento di incontro e scambio con la città. Dobbiamo lavorare tutti insieme per un nuovo grande investimento sulla scuola, la ricerca e l’innovazione. Quest’evento che vede coinvolte tante scuole e tanti centri di ricerca, nel promuovere come piattaforma regionale la RIS3 Campania, vuole riportare l’attenzione sulla necessita’ di una nuova, grande reindustrializzazione intelligente di Napoli e della Campania, puntando sull’industria 4.0”.

“Fare Futuro Remoto in piazza credo che sia una buona cosa – ha detto il sindaco de Magistris -, consente a ricercatori precari, a chi chiede lavoro con la ricerca, di poter manifestare e segnalare il disappunto per un Paese che non investe adeguatamente sulla ricerca. In questo luogo in cui sono in mostra le eccellenze di Napoli e della Campania ci sono scuole e universita’ e tanti punti di eccellenza della città. Questa piazza sta diventando un luogo in cui si ospitano eventi importanti e Futuro Remoto che scende in piazza e’ tutta un’altra cosa perche’ si sta tutti insieme a sottolineare l’importanza di scuola, università e ricerca”.

Scienza ed etica, università e startup sono i grandi temi di Futuro Remoto che hanno caratterizzato le attività principali della mattinata di apertura. Si parte con scuola e università: al Circolo Artistico Politecnico, i rettori degli atenei campani, insieme con rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale e della ricerca, si sono confrontati sull’universita’ che cambia di fronte alle sfide del futuro, accendendo in particolare un faro sul sistema Campania. Al Circolo Ufficiali della Marina Militare la prima grande conferenza della giornata sul tema “La scienza medica e il futuro dell’umanità”.

Tra i protagonisti anche IMAST, il Distretto tecnologico dell’ingegneria dei materiali compositi e polimerici che ha sede a Napoli, che porterà a Futuro Remoto il VIrtual Fabrication Lab, un laboratorio a cielo aperto nel cuore della città, dove sperimentare concretamente la realizzazione di materiali compositi e il loro utilizzo nella vita quotidiana all’interno di un’installazione che mette in connessione scienza, tecnologia e arte. La Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, nel suo padiglione riservato a Futuro Remoto, da’ la possibilità a studenti e visitatori, attraverso pannelli didattici e strumentazioni con tecnologie innovative di comprendere e scoprire le caratteristiche e le proprieta’ del Plancton. Al Festival, c’è anche l’Accademia delle Belle Arti di Napoli con l’opera “Cuore #CONfiato”, cuore pixellato gonfiabile, alto 4 metri, a cui è stata data vita e forma grazie alla partecipazione del pubblico che ha contribuito a gonfiarlo e a renderlo un vero e proprio simbolo del grande cuore della città che ospita e contribuisce a rendere attivo e partecipato Futuro Remoto.

2017-05-25T15:36:38+02:00