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Salvate il cane Iceberg: la storia del dogo argentino condannato a morte in Danimarca

La cagnolina rischia di essere soprresso perché illegale

cane icebergROMA – Una storia che ha dell’incredibile quella del cane Iceberg, un dogo argentino che rischia di essere sopresso in Danimarca perché “illegale”.
Il suo proprietario è Giuseppe Perna, un ragazzo di Avellino emigrato a Copenaghen in cerca di lavoro, che da settimane combatte per la salvare la vita della sua cagnolina.
La sua colpa è quella di essere un dogo argentino, razza ritenuta pericolosa in Danimarca e quindi da sopprimere.
L’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) ha lanciato un appello al ministero delle politiche ambientali danese per chiedere la “grazia” alla cucciola, e darle la possibilità di tornare in Italia.

#SaveIceberg

Il caso del cane Iceberg è arrivato su tutti i giornali danesi e sulle testate giornalistiche italiane.
Anche l’ambasciatore italiano a Copenaghen ha scritto al ministro competente chiedendo la grazia.
All’appello #SaveIceberg hanno aderito diversi artisti italiani, con Noemi in prima linea, e poi Michele Bravi, Emma Marrone, Giorgia, J-Ax, Negramaro, Laura Pausini e tanti altri.
Una mobilitazione colossale, che ha riscontrato il primo successo: l’ambasciatore danese in Italia ha concesso all’ENPA un appuntamento lunedì 16 giugno per discutere il caso.
La soluzione c’è, ed è una soltanto: riportare Iceberg in Italia.

Puoi aiutare anche tu la cagnolina inviando una mail al ministro danese e all’Ambasciata danese in Italia.
Da inviare a [email protected][email protected][email protected][email protected][email protected][email protected] e per conoscenza a [email protected]

Oggetto: Save Iceberg
Testo: Please spare Iceberg’s life and allow Enpa – the Italian association for the protection of animals – to bring her back to Italy / Per favore salvate la vita del cane Iceberg e date ad Enpa – Ente Nazionale Protezione Animali – la possibilità di portarla in Italia.
(Luogo, data, nome e cognome)

Scrivendo un messaggio sulla bacheca Facebook dell’Ambasciata danese in Italia: clicca qui

La storia del cane Iceberg

Giuseppe si è spostato in Danimarca con la sua compagna, oggi in dolce attesa, per lavorare come cuoco.
Con lui, la sua fedele cagnolina, nata in Italia, quindi con passaporto e documenti italiani, imbarcata regolarmente  sul volo Roma – Copenhagen senza che nessuno sollevasse alcuna obiezione.
Quel che Giuseppe però non sapeva è che in Danimarca vige la Breed Specific Leigislation, una vera lista nera di razze canine (presunte pericolose).
Con loro il destino non è particolarmente benevolo: devono essere sequestrati dalle autorità e soppressi.
E proprio questa è la parte più sconvolgente della storia.
Iceberg passa i controlli doganali senza difficoltà e con Giuseppe inizia la sua nuova vita.

Per più di un mese il ragazzo, la compagna e  Iceberg vivono insieme come un nucleo familiare.
Poi, a fine maggio accade l’imponderabile.
Una zuffa tra cani, una di quelle che capitano molto spesso e che il più delle volte non hanno conseguenze.

Così è anche stavolta, se non fosse che una persona, nel tentativo di separare Iceberg dall’altro cane, viene graffiata accidentalmente.
Una ferita superficiale di tre millimetri, come si legge nel rapporto della polizia danese.
Una segnalazione alle autorità e Iceberg viene prelevata dalla sua casa e portata in un canile, dove aresta ancora oggi in attesa della propria esecuzione.
Ed è a questo punto che inizia una accesa battaglia legale tra Giuseppe, sostenuto dall’associazione danese Fair Dog, e le autorità di Copenhagen.
Battaglia che continua anche ora.

L’obiettivo di Giuseppe, di Fair Dog e dell’Enpa è quello di fare in modo che Iceberg possa lasciare il Paese e fare ritorno in Italia.
Ma, perché ciò sia possibile è necessario che il Ministro alle politiche ambientali e agricole conceda la grazia al cane.

2017-11-03T10:59:47+01:00