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Lombardia, 380 progetti finanziati per ‘La scuola al centro’

Campanelli (USR): "Nuovo modo di concepire la scuola e il suo rappporto con il territorio"

Roma – In Lombardia sono 380 i progetti finanziati nell’ambito del programma “La scuola al centro”, con risorse pari a 15.387.094,40 euro. In particolare, nella Citta’ Metropolitana di Milano vengono finanziati 122 progetti, con 5.023.653,60 euro. Dunque piu` sport, musica, laboratori di lingue, teatro, innovazione digitale. “Sono molto soddisfatta del successo riscosso in Lombardia dal bando PON La scuola al centro”, ha dichiarato Delia Campanelli, direttore generale dell’ufficio scolastico regionale per la Lombardia.

“Il coinvolgimento di ben 380 scuole del territorio regionale, aggiudicatarie di fondi consistenti, che oscillano da un minimo di 22.000 euro a scuola a un massimo di quasi 45.000 euro, comporta l’affermazione di un nuovo modo di concepire la scuola e il suo rapporto con il territorio – ha aggiunto Campanelli – e puo’ certamente costituire un’arma efficace contro la dispersione, soprattutto in quei contesti territoriali che richiedono maggiore attenzione”.

“I nostri Istituti, sia scuole primarie che secondarie di primo e secondo grado, si trasformeranno, nei mesi estivi, come gia` accaduto in alcune istituzioni scolastiche lo scorso anno, in ‘centri civici’, in cui i ragazzi avranno modo di svolgere un serie di attivita’ di indubbio valore formativo, ma anche estremamente avvincenti perche’ vicine ai loro interessi. Cosi’ – ha proseguito – oltre a potenziare le proprie competenze di base, potranno praticare sport, rafforzare le conoscenze di lingua straniera o apprendere nuove abilita’ digitali, misurarsi con l’arte, la scrittura creativa, lasciarsi catturare dalle attivita’ teatrali, da quelle creativo/laboratoriali, e ritrovare, in percorsi formativi nati per contrastare la dispersione, input importanti, per interiorizzare i valori della cittadinanza e della legalita’, ma anche utili per ritrovare nuove passioni e, chissa’, anche forse per scoprire il proprio talento”.

“Il senso di questo Piano Nazionale, pertanto, e’ tutto nella prevenzione alla dispersione scolastica in particolare, nelle periferie. E` necessario rimettere la scuola al centro della comunita’, perche’ essa rappresenta a tutti gli effetti la piu’ grande infrastruttura sociale del nostro Paese. Significa proporre un’idea di scuola intesa come bene comune, come strumento fondamentale per rafforzare la comunita` e offrire risposte concrete a bisogni diversi e plurali, soprattutto, in territori e luoghi con maggior disagio. A tutti i ragazzi coinvolti nelle attivita’ estive de ‘La scuola al centro’, alle loro famiglie, e ai tanti operatori scolastici che svilupperanno un progetto cosi` significativo e ambizioso – conclude il direttore dell’Usr Lombardia – auguro un’estate diversa dalle precedenti, in cui la parola svago possa coniugarsi con apprendimento, un apprendimento utile per la vita”.

Sul sito del Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca sono disponibili le graduatorie finali del bando “La Scuola al Centro”, lanciato lo scorso autunno per favorire il potenziamento dell’offerta formativa delle scuole, contrastare la dispersione scolastica e favorire l’inclusione sociale. Il bando era a carattere nazionale e faceva seguito alla sperimentazione attivata nel corso del 2016 per l’apertura straordinaria, in estate, delle scuole in quattro citta’: Milano, Roma, Napoli, Palermo.

2017-06-28T16:24:32+02:00