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HAPPY Bikini DAY! Quest’anno 71 anni e non sentirli

Ecco la sua storia

bikini

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ROMA – HAPPY Bikini DAY! Compie oggi gli anni il capo di abbigliamento più discusso e indossato della storia. Seppur nella sua semplicità, dal 1946, anno della sua nascita, ad oggi il bikini ha vissuto una grande evoluzione diventando anche iconico. Dal due pezzi a vita alta di Marilyn Monroe a quello bianco di Ursula Andress in “Agente 007 – Licenza di Uccidere”, passando da quello di Brigitte Bardot in “E Dio creò la donna”. Per arrivare alle mille forme, colori e fantasie di oggi.

5 Luglio 1946: la nascita del bikini

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Il famoso due pezzi nasce ufficialmente il 5 Luglio 1946 su un’idea del sarto francese Louis Réard.

Colorato, a vita alta e di vari modelli, il nuovo capo da mare prende il nome dall’atollo di Bikini, sede di esperimenti atomici che destarono molto scalpore. Stesso scalpore che il due pezzi suscitò una volta diventato di dominio pubblico.

 

In realtà, il due pezzi probabilmente esisteva già in epoca greca e romana. Sono tanti, infatti, le urne, gli affreschi e i mosaici ritrovati che raffigurano donne in costume da bagno.

Per affermarsi ed essere accettato dovranno passare 15 anni dalla sua creazione. Nel 1951, infatti, il questo rivoluzionario modello viene bandito da Miss Mondo. Nel 1958 arriva la svolta. Il bikini di Bridgitte Bardot crea un vero e proprio mercato negli Stati Uniti. Da quel momento è una strada in discesa per il capo che dodici anni prima era bistrattato dalla società e dalle stesse donne.

Anni Sessanta

Si abbassa la vita, viene introdotto il lycra e il costume da bagno comincia ad approdare negli armadi di sempre più ragazze e donne. Gli anni Sessanta sono gli anni del bikini iconico di Ursula Address. Bianco e sensuale, è sicuramente il primo che salta alla mente quando si parla di due pezzi.

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Anni Settanta, Ottanta e Novanta

Il costume si restringe ancora di più. Arrivano i tanga e i monochini, meglio conosciuti come topless. Si diffonde il trend del costume cucito all’uncinetto e il reggiseno che diventa un triangolo.

Negli anni Ottanta, si diffonde la passione per l’arerobica e gli scaldamuscoli grazie o per colpa ai video di fitness di Jane Fonda. Dopo un anno dedicato all’esercizio, la spiaggia era un occasione per sfoggiare un fisico atletico. Il pezzo di sotto diventa sempre più sgambato e viene spesso abbinato con un top a fascia che si tinge di fluo. Il look delle donne diventa più androgino: i capelli vengono lasciati cortissimi, un vantaggio essendo perfetti per la spiaggia.

Negli anni Novanta la parola d’ordine è minimal. Grazie a serie televisive come Baywatch o Beverly Hills 90210, le spiagge californiane tornano alla ribalta. Della prima serie ci ricordiamo il mitico costume intero rosso e della seconda i trend preppy dei teenager losangelini. Piano piano i colori al neon degli ‘80 fanno spazio a colori più neutri.

Dal 2000 ad oggi 

Negli anni Duemila, il due pezzi con i laccetti diventa il capo da mare per eccellenza. Quest’anno il top del bikini si allaccia a portafogli dietro la schiena. Il design gioca con pieni e vuoti e si ispira allo sportswear.

A settant’anni suonati, il due pezzi non accenna a vedere il suo tramonto; è anzi il capo d’abbigliamento preferito da ragazze e donne per le loro estati. Tant’è che, l’anno scorso, su eBay.it è stato attestato che un bikini è stato venduto ogni 7 minuti. Ecco una selezione di capi fatta proprio dal sito di ecommerce.

 

2017-07-05T12:03:10+02:00