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La sesta estinzione di massa. La Terra oggi come nel Cretaceo

I mammiferi hanno perso il 30% della loro estensione geografica

ROMA – La sesta estinzione di massa è ormai in atto. La Terra oggi come quella di 65 milioni di anni fa, quella del Cretaceo che vide la scomparsa dei dinosauri.

La sesta estinzione di massa, l’allarme

Parlare de La seste estinzione di massa sembra quasi citare il titolo di un film di fantascienza. Purtroppo, però, non è così. È la dura realtà che il nostro Pianeta sta rivivendo. La biodiversità sta scomparendo. Nuovi studi affermano con decisione che il numero di esemplari che formano le specie sul Pianeta si è già praticamente dimezzato. I dati, gli ultimi pubblicati, sono quelli dei biologi dell’Università di Stanford e dell’Università nazionale autonoma del Messico. Ricerca di recente pubblicata su Pnas, rivista dell’Accademia americana delle scienze.

La sesta estinzione di massa, realtà innegabile

E’ dai lontani anni ‘60 del secolo scorso che Paul Ehrlich, professore emerito di biologia a Stanford nonché uno degli autori dell’odierna ricerca, parla di “estinzione di massa”. “L’ipotesi – sottolinea Maurizio Casiraghi, professore associato di zoologia all’Università di Milano-Bicocca è stata molto dibattuta. Con questo studio Ehrlich e il suo gruppo ci dicono che se i dati relativi al calo delle specie erano delle buone prove a sostegno, questi nuovi numeri relativi alle popolazioni rendono l’estinzione di massa una realtà davvero innegabile”.

La sesta estinzione di massa, i numeri della catastrofe

Le diverse specie prese in considerazione dai ricercatori sono state ben 27.600. Non hanno trascurato nulla e nessuno osservando “da vicino” uccelli, anfibi, mammiferi e rettili. Tra l’inizio del secolo scorso e il 2015 hanno osservato il calo delle popolazioni di ben 177 specie di mammiferi. I numeri della catastrofe sono chiari. Il 30% delle specie di vertebrati si riduce per espansione geografica e per numero di esemplari. Oltre il 40 per cento delle specie animali soffre di un calo demografico inarrestabile. Per i ricercatori la conclusione è una sola: “ è il preludio alla scomparsa di molte più specie e al declino di sistemi naturali che hanno reso possibile la nostra civiltà”.

2018-06-05T15:07:31+02:00