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La storia dell’Apollo 11: 50 anni fa, l’uomo sulla Luna

“Houston, qui Base della Tranquillità. L’Eagle è atterrato”

“Qui uomini dal pianeta Terra fecero il primo passo sulla Luna.
Luglio, 1969 d.C.
Siamo venuti in pace per tutta l’umanità”

Nei cinema americani era uscito da meno di una settimana Easy Rider, la radio trasmetteva il nuovo singolo di David Bowie “Space Oddity”.
Era il 20 luglio del 1969, una tranquilla domenica d’estate di 50 anni fa, quando Neil Armstrong annunciò al mondo che l’umanità aveva raggiunto la Luna.

“Houston, qui Base della Tranquillità. L’Eagle è atterrato”.

L’Apollo 11, che trasportava l’equipaggio costituito dal capitano Armstrong, dal pilota del modulo di comando Michael Collins e dal pilota del modulo lunare Buzz Aldrin, fu lanciato dal Kennedy Space Center il 16 luglio 1969 alle 09:32:00 (ora locale) ed entrò nell’orbita terrestre 12 minuti più tardi.

Dopo un viaggio durato 4 giorni, il modulo Eagle con a bordo Armstrong e Aldrin si staccò dal modulo di comando Columbia, e iniziò la sua discesa sul suolo lunare.

Alle 20:17:40 UTC (tempo coordinato universale) il modulo lunare atterrò sulla Luna nella parte meridionale del Mare della Tranquillità, a circa 20 km a sud-ovest del cratere Sabine D.
Secondo il programma stabilito dalla NASA, l’equipaggio avrebbe dovuto riposare 4 ore prima di iniziare i preparativi per l’uscita, ma Neil Armstrong chiese il permesso di anticipare l’operazione, ricevendo l’ok dai medici.

Lo storico allunaggio dell’Apollo 11

Sei ore e mezza dopo aver toccato il suolo, alle 2:57 UTC del 21 luglio, il piede del capitano toccò la superficie lunare accompagnando il momento memorabile con le storiche parole:

“Questo è un piccolo passo per [un] uomo, un gigantesco balzo per l’umanità.”

Grazie alla telecamera, tutto il mondo fu testimone dell’evento: per la prima volta un uomo aveva camminato su un corpo celeste.

Gli astronauti hanno percorso in totale circa 1 km, mentre camminavano intorno al modulo per visitare un grande cratere a 60 metri di distanza.

Dopo la discesa di Aldrin che descrisse il panorama come “Magnifica desolazione”, i due astronauti iniziarono a raccogliere campioni di roccia e scattare foto per circa 2 ore e 30.
Hanno raccolto 21,55 kg di campioni dalla Luna, riferendo che la mobilità sulla superficie lunare era stata più facile del previsto.

Dopo 21 ore e mezza trascorse sulla superficie lunare (e dopo molti problemi per risalire sul modulo) Eagle si ricongiunse a Columbia, lasciando sulla Luna una bandiera americana e una placca con i disegni dei due emisferi terrestri, le firme degli astronauti e del presidente Nixon, e un’iscrizione:

“Qui uomini dal pianeta Terra fecero il primo passo sulla Luna.
Luglio, 1969 d.C.
Siamo venuti in pace per tutta l’umanità”

Medaglioni commemorativi con i nomi dei tre astronauti che morirono durante l’incidente dell’Apollo 1 e di altri due cosmonauti deceduti, tra cui il primo uomo nello spazio, Yuri Gagarin, furono anch’essi lasciti sul suolo lunare, incisi sopra un disco di silicio con i messaggi provenienti da 73 Paesi, e con i nomi di leader del Congresso e della NASA.

I tre astronauti dell’Apollo 11 ammararono nell’Oceano Pacifico alle 16:51 UTC del 24 luglio, a pochi chilometri dalla nave di recupero, la USS Hornet.

Dopo aver indossato indumenti di isolamento biologici, l’equipaggio lasciò il modulo Columbia e salì su un gommone, dove furono ripuliti con iodio nel tentativo di arginare una potenziale contaminazione.

Raggiunsero con un elicottero il Mobile Quarantine Facility prima di essere portati a Houston.

Rimasero in quarantena fino al 10 agosto, dopo aver completato l’obiettivo nazionale fissato dal presidente John F. Kennedy nel 1961: effettuare un atterraggio con equipaggio sulla Luna e tornare sulla Terra sani e salvi.

Salvo l’Apollo 13 che fallì l’allunaggio, le missioni lunari successive all’Apollo 11 furono un successo.

L’ultima volta che un uomo ha camminato su un corpo celeste è stato nel 1972 con la missione Apollo 17.

2019-07-19T15:55:40+02:00