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Diritti d’autore: Fedez ha ragione, dalla sua parte l’Ue e il tribunale di Milano

L' Ue ha dato ragione al rapper e presto invierà una procedura d'infrazione a carico dell'Italia

25 Luglio 2017

ROMA – Mentre si gode le vacanze estive accanto alla promessa sposa Chiara Ferragni, Fedez può godere di due vittorie ottenute sul campo professionale. In merito alla sua battaglia sul diritto d’autore infatti, l’Ue ha dato ragione al rapper e presto invierà una procedura d’infrazione a carico dell’Italia per il mancato rispetto della direttiva Barnier per la gestione dei diritti d’autore. In pratica, il nostro Paese è reo di non aver rispettato la norma comunitaria che prevede la liberalizzazione del sistema lasciando alla Siae il completo monopolio del settore.

Il decreto ingiuntivo del tribunale di Milano in favore di Soundreef

E se l’Europa si schiera dalla parte del rapper, anche in Italia le cose stanno cambiando. Il tribunale ordinario di Milano con un decreto ingiuntivo emesso il 19 luglio ha ordinato che Showbees, organizzatore di un concerto di Fedez, dovrà versare a Soundreef il compenso dovuto all’artista a titolo di compensi per diritto d’autore. L’organizzatore, che aveva ceduto alle richieste di SIAE e aveva scelto di pagare solo quest’ultima, avrà ora quaranta giorni per decidere se pagare Soundreef o opporsi al decreto ingiuntivo promuovendo un giudizio ordinario.

Soundreef: “Importante precedente”

“La decisione crea un importante precedente – scrive Soundreef – e contribuisce a far chiarezza: chi utilizza i diritti d’autore di un artista o di un editore è tenuto a pagare direttamente i titolari dei diritti o chi abbia ricevuto da questi ultimi il mandato alla gestione dei diritti”. L’avv. Guido Scorza, legale di Soundreef, conferma che: “Alcuni organizzatori di concerti non versano a Soundreef quanto dovuto perché sviati e confusi da pratiche commerciali della SIAE che formano attualmente oggetto di un procedimento davanti all’Antitrust. (…) Nessuno, SIAE inclusa, può gestire diritti d’autore e incassare compensi in assenza di un mandato da parte del titolare dei diritti. La volontà di un autore deve essere sempre e comunque rispettata e non c’è questione di mercato, né esclusiva che possa travolgere questo principio elementare”.

“Continuiamo a confidare nell’Antitrust – sottolinea Davide D’Atri, fondatore e amministratore delegato di Soundreef – che ha appena aperto un’istruttoria per abuso di posizione dominante nei confronti di Siae e nella Commissione UE, che secondo diverse fonti, starebbe per avviare una procedura di infrazione contro il Governo italiano proprio in merito all’esigenza di garantire libertà nel mercato dell’intermediazione dei diritti d’autore. Questa decisione del Tribunale di Milano, dunque, è solo un primo passo nella direzione auspicata”.

 

 

 

 

2017-07-25T17:35:09+02:00