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Candy Candy, 40 anni fa il debutto in Italia

In assoluto la prima eroina della storia dell'animazione

ROMA – Non sarà molto popolare oggi, ma Candy Candy ha rivoluzionato l’infanzia di milioni di bambini.
Icona per eccellenza dell’eroine dei cartoni animati, prima in assoluto per la precisione, la cui versione televisiva fu trasmessa per la prima volta in Italia esattamente 40 anni fa.
Il manga, tratto dall’omonimo romanzo di Kyoko Mizuki e disegnato da Yumiko Igarashi, debuttò in Giappone nel 1975 e fu un tale successo inaspettato che venne subito prodotta una serie animata, trasmessa nel 1976. In Italia la serie arrivò 4 anni più tardi: il primo episodio debuttò sulle reti private il 2 marzo del 1980.

Candy Candy, la regina dell’eroine

Approdata in Italia negli Anni 80, Candy rappresentò la svolta degli anime trasmessi sulle reti nostrane, che fino a quel momento erano dominate da un intrattenimento destinato prevalentemente ad un pubblico maschile.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti.

Candy Candy ha sdoganato il vero “girl power”, almeno per quanto riguarda i cartoni animati, aprendo il campo all’animazione “in rosa”, da Georgie o Kiss me Licia, fino al più recente Sailor Moon.

La storia di Candy Candy è stata raccolta in un anime di 115 episodi, tanti considerando i tempi.
In Italia giunse nel 1980 sulle reti private, per poi essere trasmessa da Mediaset (allora Fininvest) nel 1982 su Canale 5 e riproposta negli anni successivi.
Il successo fu immediato.

Tutte le donne di oggi ricordano con il sorriso le avventure di Candy, emozionandosi per i suoi grandi amori, Anthony e Terence, e piangendo con lei per le -tante- disgrazie che dovrà affrontare, ma sempre col sorriso.
Fino alla fine, quando diventerà un’infermiera professionista e conoscerà l’identità del suo benefattore.

Di seguito le due sigle italiane.

2020-03-02T16:25:17+01:00