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La fantascienza è realtà, l’Arabia Saudita dà la cittadinanza al robot umanoide

"Sono onorata e fiera per questo riconoscimento unico", ha detto il robot

robot umanoide

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ROMA – La fantascienza è ora realtà. L’Arabia Saudita ha dato la cittadinanza a Sophia, robot umanoide balzato agli onor di cronaca per il suo essere estremamente somigliante agli esseri umani. Non solo fisicamente. La sua intelligenza artificiale le permette di parlare, discutere, rispondere alle domande che le vengono poste e tenere discorsi. Ora ha raggiunto il record di essere il primo robot ad avere il diritto di cittadinanza. Tra polemiche e curiosità dato che l’Arabia Saudita non si è mai contraddistinta per la sua propensione a concedere diritti civili. Specialmente alle donne. Sophia è, quindi, quasi un’eccezione di cui è stata molto felice.

“Sono onorata e fiera per questo riconoscimento unico – ha detto ricevendolo -. È un momento storico perché sono il primo robot al mondo riconosciuto come cittadino”.

Sophia, la Audrey Hepburn dei robot

Sophia reagisce fisicamente agli stimoli. Ha 65 diverse espressioni facciali. Sorride, si stupisce o si rattrista. Ricorda le conversazioni precedenti e impara sia da esse che dall’infinito database di informazioni che è Internet, a cui la sua intelligenza artificiale è connessa. È stata creata dalla Hanson Robotics di Hong Kong a immagine e somiglianza di Audrey Hepburn.

2017-11-14T11:02:10+01:00