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La #BlackHour di ePrice si trasforma in #BlackOut: ecco cosa è successo

Due settimane di sconti fino al 70% e, in un'ora segreta, 60 pezzi a soli €0,99. Ma...

ROMA – Continua a spopolare sui social la “Black Hour” di ePrice, la promozione attiva dal 6 al 23 novembre che permette di acquistare prodotti in super offerta.
Sul sito web della holding italiana, due settimane di sconti fino al 70% e, ogni giorno in un’ora segreta, 60 pezzi a soli €0,99.
Una promozione che ha fatto gola a migliaia di utenti, collegati quotidianamente sul portale di ePrice in attesa della Black Hour.
Ma qualcosa è andato storto.
La promozione ha suscitato diverse polemiche.

Nella sua giornata di debutto i server di ePrice sono crollati durante la Black Hour.
I social media del sito di e-Commerce sono stati inondati da lamentele: possibile che un colosso come ePrice, quasi secondo ad Amazon, non abbia fatto i conti con la numerosa mole di utenti?
Per scusarsi del disagio creato, l’azienda ha subito pubblicato un post su Facebook:

“Per l’inaugurazione della Black Hour eravate veramente tantissimi e non abbiamo retto.
Grazie al Marco Ranzani saremo online quanto prima. Ci scusiamo per l’inconveniente.”

Tutto risolto?
Sembra proprio di no.

Il BlackOut della Black Hour

Nonostante le scuse, le critiche degli utenti non si sono arrestate.
Numerose le recensioni da 1 stella e i commenti di delusione e rabbia che hanno invaso la pagina Facebook di ePrice.

Il giorno successivo, il 7 novembre, la situazione non era migliorata.
In molti si sono scontrati con l’avviso di “Test tecnici” durante l’ora segreta.

Ed ecco che subito è seguito un altro post sulla pagina Facebook del colosso dell’e-Commerce:

“Abbiamo identificato e testato nuove soluzioni che consentono il corretto svolgimento delle “ore segrete”. Ci vediamo presto su eprice.it per goderci l’iniziativa Black Hour!”

Ovviamente, neanche questa volta il post è bastato agli utenti, tanto che le recensioni negative con i relativi commenti di lamentele non hanno fatto altro che moltiplicarsi a dismisura.

Bisogna, però, considerare la prevedibilità di quanto accaduto.
I pezzi a 0,99 centesimi sono solo 60, i clienti che tentano di acquistarli diverse migliaia.
E’ dunque “scontato” che la maggior parte degli utenti rimarrà a mani vuote, scontenta e, spesso, griderà al complotto.

Situazione diversa, invece, per un’anomalia riscontrata da alcuni utenti nell’area personale: il nome cambiava durante la fase di acquisto, per poi tornare ad essere quello reale pochi istanti dopo.
Un utente di ePrice ha contattato il servizio clienti, che ha prontamente suggerito di rimuovere i dati di pagamento dal suo account in attesa di verifiche.

2017-11-17T15:46:35+01:00