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Unire teoria e pratica, la sfida del Tassinari di Pozzuoli

NAPOLI – Durante l’open day di sabato, l’istituto superiore Tassinari di Pozzuoli mostra il suo lato innovativo che coinvolge tutti gli indirizzi, dalla robotica all’insegnamento del cinese, per renderli più pratici ma soprattutto per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro. Al piano terra le famiglie degli studenti superiori e medi vengono accolti dalle classi di […]

NAPOLI – Durante l’open day di sabato, l’istituto superiore Tassinari di Pozzuoli mostra il suo lato innovativo che coinvolge tutti gli indirizzi, dalla robotica all’insegnamento del cinese, per renderli più pratici ma soprattutto per facilitare l’ingresso nel mondo del lavoro.

Al piano terra le famiglie degli studenti superiori e medi vengono accolti dalle classi di indirizzo chimico con gigantesche bolle di sapone di materiale creato dai ragazzi che scateno le reazioni divertite del pubblico e la scena di un delitto simulato con tanto di sangue finto e l’illustrazione delle tecniche chimiche che gli studenti controllano per raccogliere prove come le impronte digitali sulla scena del crimine.

L’evento continua per tutto l’istituto dove nei laboratori di informatica e robotica gli studenti hanno potuto mostrare agli ospiti tutto l’impegno nei loro lavori come la messa a punto di un software “di logica” concepito per dare supporto ai ragazzi del biennio.

Ma è nella sezione dedicata alla robotica, il vero fiore all’occhiello della mostra, che vi è il vero spettacolo. La scuola infatti parteciperà a due competizioni durante l’anno, “Noachallenge”, competizione di robotica umanoide dove i ragazzi concorreranno con un vero robot dopo essersi allenati sul simulatore che ci hanno mostrato, e la Robocup, competizione che si svolge all’Università di Salerno che prevede la realizzazione di un software in grado di guidare autonomamente un robot all’interno di un percorso ad ostacoli.

Gli studenti ci hanno mostrato Arduino, un micro-controllore che, ci spiegano, se collegato in modo opportuno ad altri dispostivi può creare dei veri e propri oggetti come un piccolo semaforo o un “allarme” per le piante che suona ogni qual volta manchi l’acqua alle stesse, e l’altro robot Lego mindstorm, fatto con i famosi mattoncini danesi che può potenzialmente trasformarsi in qualunque cosa. In questa caso una carriola per trasportare oggetti.

Gli eventi sono in linea col Piano Nazionale Scuola Digitale che prevede stanziamenti per oltre un miliardo di euro per l’innovazione all’interno delle scuole in termini di metodologie didattiche.

“Cerchiamo di adeguarci cercando di unire teoria e pratica, la mole dello studio teorico è sempre elevata ma i ragazzi creano i loro robot acquisendo una competenza validissima anche ad agevolarli nel mondo del lavoro”, ci spiega la professoressa Anita Alicante, “L’innovazione digitale è fondamentale e siamo favorevoli ad un investimento nel settore, miriamo infatti a migliorare i laboratori e l’interazione multimediale, magari acquistare una stampante 3d, tuttavia al Tassinari cerchiamo di tenere uniti e migliorare tutti gli indirizzi, come quello linguistico, al quale aggiungeremo la lingua Cinese, richiestissima, oltre alle lezioni di spagnolo ed inglese”.

Stimolare gli studenti attraverso lo strumento della sperimentazione diretta sembra quindi sempre più necessario per accompagnare i ragazzi verso una “scelta consapevole” che guardi alle professioni emergenti ma che soprattutto attribuisca competenze per entrare velocemente nel mondo del lavoro, competenze in cui crede fermamente il Dirigente Scolastico Teresa Martino.

 

2018-01-22T15:07:57+01:00