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L’Orologio dell’Apocalisse segna 2 minuti alla fine del mondo

Il Doomsday Clock è un dispositivo simbolico per predire quanto siamo vicini al collasso della civiltà

ROMA – Avanzano di altri 30 secondi le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse.
Il Doomsday Clock è un dispositivo simbolico per predire quanto siamo vicini al collasso della civiltà.
Secondo gli scienziati, quando scandirà la mezzanotte, il mondo affornterà una catastrofe globale.
Le lancette del tempo si muovono secondo le analisi della commissione speciale Bulletin of the Atomic Scientists che vaglia minacce internazionali, in particolare, quelle che hanno a che fare con armamenti nucleari.

L’orologio è stato fermo alle 23.55 dal 2012 al 2015.
Poi, dopo 3 anni di silenzio, le lancette sono avanzate alle 23.57, portando il countdown della fine del mondo a soli 3 minuti.
Le lancette sono rimaste ferme nel 2016, avanzando di altri 30 secondi nel 2017.
E nel 2018 lo scoccare della mezzanotte è ancora più vicino…
Il Bulletin of the Atomic Scientists (BAS) annuncia che mancano solo 2 minuti alla fine del mondo.

La decisione di spostare in avanti le lancette dell’orologio è stata presa in base alla “deriva dalle crescenti minacce nucleari e dai pericoli climatici ormai incontrollati”.

L’Orologio dell’Apocalisse

Il BAS è stato fondato nel 1945 dagli scienziati dell’Università di Chicago che avevano contribuito a sviluppare le prime armi atomiche nel Progetto Manhattan.
I fisici hanno istituito il Doomsday Clock nel 1947 dopo le bombe atomiche che colpirono Hiroshima e Nagasaki alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

L’Orologio è stato creato per comunicare le minacce per l’umanità e il pianeta.
La mezzanotte rappresenta l’apocalisse, ovvero quando queste minacce raggiungeranno il picco e causeranno una catastrofe globale.

Nel 1947, l’orologio scandiva sette minuti alla mezzanotte.
Nel 1953, le cose sembravano più critiche in tutta la storia dell’orologio fino ad oggi: le lancette avevano raggiunto i due minuti a mezzanotte, quando gli Stati Uniti decisero di perseguire la bomba all’idrogeno, un’arma molto più potente di qualsiasi bomba atomica.

Il 1991, invece, è stato l’anno più sicuro, con 17 minuti prima di mezzanotte: la guerra fredda era finita, e c’era fortunatamente un accordo tra l’allora superpotenze del mondo, gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica, sulla riduzione degli arsenali nucleari strategici.

2018-06-05T17:12:20+02:00