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Le coloriture al liceo Minghetti di Bologna

ROMA – Al Liceo Minghetti di Bologna si sono appena concluse le “coloriture”, una delle numerosissime attività che questo liceo organizza per la formazione e l’orientamento dei propri studenti. Si tratta di laboratori (da 10 a 20 ore annue per classe) realizzati durante l’orario scolastico, grazie alla cosiddetta autonomia e alla possibilità di usare parte […]

ROMA – Al Liceo Minghetti di Bologna si sono appena concluse le “coloriture”, una delle numerosissime attività che questo liceo organizza per la formazione e l’orientamento dei propri studenti.

Si tratta di laboratori (da 10 a 20 ore annue per classe) realizzati durante l’orario scolastico, grazie alla cosiddetta autonomia e alla possibilità di usare parte del monte ore per varie attività progettuali.

Le coloriture per i ragazzi del liceo vengono realizzate a classi aperte e hanno anche una valenza orientativa: ogni ragazzo, elenco alla mano, esprime delle preferenze per i laboratori che preferisce e il personale scolastico provvede a smistarli n gruppi disciplinari, in orizzontale e in verticale. Le coloriture del ginnasio invece, caratterizzano le singole sezioni e sono realizzate dai singoli consigli di classe.

Per l’anno scolastico 2017/2018 gli ambiti delle coloriture sono stati: SCIENTIFICO, MUSICALE, INTERCULTURA, GIURIDICO, SOCIOECONOMICO, EUROPA, BENI CULTURALI, COMUNICAZIONE, CINEMA E TEATRO.

Quest’anno i laboratori delle coloriture erano 34 e si sono svolti in simultanea in tutta la scuola, nell’arco di due settimane, per un totale di quattro giorni. Sono stati coinvolti, per quest’attività, insegnanti e professionisti vari, di tutte le età, ex studenti ed esperti. Gli argomenti, c’era da aspettarselo, si sono rivelati interessantissimi e per niente scontati: la Costituzione Italiana, lo yoga da Oriente a Occidente, la chimica nella vita di tutti i giorni, carcere e giustizia, De André, Fellini, Alan Turing … e moltissimi altri.

Alcuni dei laboratori hanno avuto un intento e un approccio più sperimentale, come quello sul ritratto fotografico, in cui le ragazze e i ragazzi hanno indagato il rapporto emotivo e il legame intimo tra soggetto e autore della foto. Anche il laboratorio di teatro partecipato ha messo sul piatto della bilancia le emozioni, non per giudicarle, ma per osservarle e iniziare, da qui, ad accettare e comprendere se stessi un pochino di più, un po’ meglio.

L’elenco sarebbe davvero lunghissimo, volendo raccontare tutte le attività che hanno coinvolto i ragazzi nei giorni scorsi. Sarebbe bello poter rendere omaggio a tutte perché ognuna ha contribuito, come spesso accade in questo storico liceo della città, a un’offerta formativa realmente orientata non solo alla conoscenza, ma anche all’esperienza e al confronto tra adolescenti e adulti.

2018-02-21T12:30:29+01:00