ROMA – E’ il DNA a svelare la verità sull’alieno di Atacama.
Lo scheletro misterioso, rinvenuto nel deserto del Cile, è in realtà umano, non extraterrestre come da molti sostenuto.
Per la precisione è il corpo di una bambina nata morta meno di 500 anni fa.
“L’alieno di Atacama”
Dieci anni fa sono stati ritrovati in Cile i resti di uno scheletro di 15 centimetri caratterizzato da una grande testa.
Nota come “Atacama Humanoid” e soprannominata “Ata”, la creatura è stata oggetto di numerose speculazioni.
Le teorie più gettonate la indicavano come feto, scimmia e, soprattutto, alieno.
Tuttavia, è stato scientificamente provato si tratti di un essere umano.
Curiosamente, anche se non è un alieno, per la scienza si tratta in parte di un mistero.
Nel suo DNA, infatti, sono state trovate diverse mutazioni, alcune delle quali mai descritte fino ad oggi.
Mutazioni genetiche
I ricercatori della Stanford University hanno individuato ben 54 mutazioni analizzando i frammenti del DNA di Ata.
Molte di queste interessano la formazione dello scheletro e alcune non sono mai stata osservate prima.
Una scoperta importante per approfondire gli studi sulle ossa e sulle sindromi causate da mutazioni genetiche.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Genome Research.