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Preside Caivano: “Ripartire dai ragazzi dando loro fiducia”

ROMA – “Dove ci sono i ragazzi c’e’ il mondo”. Lo spiega subito, la preside del Parco Verde di Caivano, il senso del suo intervento nell’aula gremita della ‘Cyber conference’ organizzata da Trend Micro che si e’ tenuta ieri negli Studi di Cinecitta’, a Roma. Irrompe, il suo racconto, in un dibattito sulla cyber security […]

ROMA – “Dove ci sono i ragazzi c’e’ il mondo”. Lo spiega subito, la preside del Parco Verde di Caivano, il senso del suo intervento nell’aula gremita della ‘Cyber conference’ organizzata da Trend Micro che si e’ tenuta ieri negli Studi di Cinecitta’, a Roma.

Irrompe, il suo racconto, in un dibattito sulla cyber security che ha ospitato interventi di manager e amministratori delegati delle piu’ importanti societa’ sul mercato. Ma quando prende la parola lei, il linguaggio tecnico lascia spazio alla coinvolgente testimonianza della sua esperienza.

Eugenia Carfora da undici anni e’ dirigente scolastica a Caivano, prima, dell’istituto comprensivo ‘Papa Giovanni-Raffaele Viviani’, oggi, dell’istituto superiore ‘Francesco Morano’, nel quartiere Parco Verde, considerato il piu’ pericoloso d’Europa. Una realta’ in cui le ragazzine hanno figli a 13 anni e fenomeni come rapine e spaccio sono quotidiani, in cui regna l’anarchia e i ragazzi non frequentano la scuola.

E’ in questo contesto che la preside Carfora decide di ridare vita all’istituto e investire sui ragazzi. “Quando sono arrivata la scuola era abbandonata a se’ stessa e regnava l’indifferenza delle istituzioni– dice la dirigente- Il primo compito e’ stato ripulire la scuola e convincere i docenti che ci sarebbe voluto tempo per vedere un cambiamento. Non e’ stato facile, sono stata ostacolata perche’ davo fastidio, ho subito minacce, ma non ho mai mollato“. Ripartire dai ragazzi, dando loro fiducia e guidandoli nella crescita. Ed e’ qui che la testimonianza della preside si intreccia con i temi toccati nel corso del convegno, con la presentazione del progetto sul cyberbullismo portato avanti in tutta italia dal Moige (Movimento Italiano Genitori). “Nel parco di Caivano la tecnologia entra senza patente– prosegue la prof.ssa Carfora- grazie a questo progetto i ragazzi hanno imparato a capire il fenomeno e a combatterlo“.

Sul palco, intervengono emozionati anche quattro studenti dell’istituto, nominati ambasciatori contro il bullismo. “Alle medie sono stata vittima di bullismo– racconta Concetta- ma sono riuscita a farcela anche grazie all’aiuto della preside che mi ha incoraggiata a non mollare. Ci siamo chiesti cosa poter fare con le nostre storie, e abbiamo scelto di diventare ambasciatori contro per far conoscere agli altri questo fenomeno“. Angelo, invece, veniva deriso per il suo aspetto fisico, e non ha avuto il coraggio di parlarne con i genitori. Oggi il suo compito e’ proprio quello di dare consigli ai genitori per prevenire il fenomeno del bullismo, invitandoli a dialogare con i propri figli. Quattro ragazzi con quattro storie diverse eppure simili a quelle di tanti altri coetanei. Come quella di Gennaro, che non e’ mai riuscito ad integrarsi nel gruppo classe e per anni ha subito continue prese in giro e violenze. Oggi il loro ruolo e’ quello di favorire un dialogo tra scuole, ragazzi, docenti e genitori, attraverso uno studio del fenomeno e tramite conferenze laboratoriali che si svolgono tutti i giovedi’ nell’istituto. “C’e’ tanta strada da fare– prosegue la preside- ci sono ancora tanti compagni che non hanno la forza culturale per venire a scuola, e non vanno abbandonati“. Un fragoroso applauso accompagna l’uscita dei ragazzi, pronti a risalire sul camper del Moige in giro per l’Italia per fornire protezione e sostegno ai ragazzi in difficolta’.

2018-12-21T11:13:37+01:00