ROMA – “Un ragazzo di borgata con il futuro negli occhi e la periferia nel cuore“.
Questo ragazzo è Manuel, il protagonista del film diretto da Dario Albertini. Dal 3 maggio al cinema con Tucker Film e prodotto da Angelo e Matilde Barbagallo (BiBi film) con TIMVISION.
Un film. Anzi Manuel non è un film. Una storia difficile di un ragazzo comune. In realtà ad essere difficile non è la storia, ma la vita di Manuel.
Una frase, in apparenza una frase come tante, fotografa nitidamente il senso del film: “Che c’entra la speranza con i fatti?“. È proprio lì, nel cortocircuito tra fatti e speranza, che abita il diciottenne Manuel.
È un racconto di formazione asciutto e pudico, attentissimo a scansare le trappole dell’emotività e dedicato a tutti i Manuel di tutte le periferie: quelli che, nella vita, “devono fa’ er doppio della fatica“, se non “er triplo“.
La tematica trattata dal regista Dario Albertini è vista e rivista sul grande e piccolo schermo, nei programmi di approfondimento giornalistico, ecc…Ma la vera sorpresa della pellicola è Andrea Lattanzi, che interpreta il protagonista. È riuscito a far trasparire ogni sensazione, il peso della responsabilità e la paura di non riuscire a trovare un po’ di stabilità di Manuel.
SINOSSI |
Un ragazzo di diciott’anni esce da un istituto per minori privi di sostegno famigliare e per la prima volta assapora il gusto dolce amaro della libertà.
Una madre chiusa in carcere che vorrebbe tanto tornare indietro e ricominciare. Questi i personaggi strappati dalla realtà e trasportati dentro un film che è prima di tutto un pedinamento sull’uomo, sulle sue speranze e le sue piccole viltà.
Ma è anche la storia di un’attesa, un giro a vuoto dell’anima, un racconto di formazione dentro un contesto periferico desolato e opprimente che diventa esso stesso personaggio.
Nel cast Andrea Lattanzi, Francesca Antonelli, Renato Scarpa, Giulia Elettra Gorietti, Raffaella Rea e Giulio Beranek.
MANUEL, il poster ufficiale
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