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Ciccio Merolla il percussionista che suonò anche la pioggia

A Diregiovani l’artista svela in anteprima il titolo del suo nuovo album

25 Aprile 2018

NAPOLI – “Cercherò di suonare tutto quello che posso, tutto quello che mi capiterà sotto le mani. Si crea sempre un rapporto di grande sorpresa col pubblico quando hai l’opportunità di suonare live, sia con il gruppo che da solo, perché il tamburo ha questa grande magia di riuscire a comunicare con il solo ritmo. Io vado proprio in trance, mi abbandono e parto”.
Così a Diregiovani Ciccio Merolla presenta il suo spettacolo in scena il prossimo giovedì 26 aprile al Teatro Sannazaro di Napoli.
L’evento musicale chiude la rassegna Sound of the City organizzata dalla Jesce Sole.


Ciccio Merolla ‘Sto tutto Fusion’

Dalle atmosfere Medio Orientali ai ritmi della sua città, Napoli, passando per la contemporaneità dell’etno rap senza trascurare omaggi alla canzone classica napoletana. Su tutto questo verterà la performance teatrale di Merolla in una serata che precede il suo ultimo progetto discografico. Un disco che il percussionista anticipa a Diregiovani svelandone per la prima volta il titolo.
“Si chiamerà ‘Sto tutto Fusion’. E rappresenta bene il momento storico in cui stiamo vivendo adesso – spiega – dai gong alle esperienze che ho fatto fino a mo’”.

Ciccio Merolla e quel suono del vicolo

Percussioni e ancora percussioni nella vita di Merolla sin da quando era bambino nei vicoli dei quartieri Spagnoli dove “suonava a chiamata” qualunque cosa dai: bidoni ai secchi, ai fustini del detersivo.
“Quando mi chiedono – precisa – se creo quelle atmosfere per rappresentare la foresta Amazzonica, piuttosto che il Tibet, rispondo: no. Cerco semplicemente di riprodurre i suoni del vicolo. Il vento nelle incerate che coprivano i panni erano per me una voce che proveniva da lontano, quello per me era un disco New Age”.

Ciccio Merolla l’uomo che si fece ‘suono’

Per l’uomo che ha suonato anche la pioggia in un convento di Favignana anche le persone si conoscono “dal ritmo che hanno, da come camminano, da come parlano, dal modo di gesticolare. Cerco in qualche modo di immagazzinare queste informazioni e rappresentarle poi sul palco. Il titolo del mio ultimo spettacolo ‘Sono solo suono’ è proprio questo: io non conto più, mi annullo e divento semplicemente un veicolo, un suono”.

2018-04-24T14:30:10+02:00