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Dogman, il nuovo film di Matteo Garrone in concorso a Cannes

Un film che "si ispira liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto trent’anni fa"

28 Aprile 2018

ROMA – Il cinema di Matteo Garrone torna al Festival di Cannes con Dogman, nelle sale il prossimo 17 maggio.
Un film che “si ispira liberamente ad un fatto di cronaca nera accaduto trent’anni fa”, spiega il regista, “ma che non vuole in alcun modo ricostruire i fatti come si dice che siano avvenuti”.
Il fatto in questione è la storia del “Canaro della Magliana“, un omicidio di efferata violenza nella Roma di fine anni 80.

“Ho iniziato a lavorare alla sceneggiatura dodici anni fa: nel corso del tempo l’ho ripresa in mano tante volte, cercando di adattarla ai miei cambiamenti”, ha spiegato Garrone. “Finalmente, un anno fa, l’incontro con il protagonista del film, Marcello Fonte, con la sua umanità, ha chiarito dentro di me come affrontare una materia così cupa e violenta, e il personaggio che volevo raccontare: un uomo che, nel tentativo di riscattarsi dopo una vita di umiliazioni, si illude di aver liberato non solo se stesso, ma anche il proprio quartiere e forse persino il mondo. Che invece rimane sempre uguale, e quasi indifferente”.

Sinossi

In una periferia sospesa tra metropoli e natura selvaggia, dove l’unica legge sembra essere quella del più forte, Marcello è un uomo piccolo e mite che divide le sue giornate tra il lavoro nel suo modesto salone di toelettatura per cani, l’amore per la figlia Sofia, e un ambiguo rapporto di sudditanza con Simoncino, un ex pugile che terrorizza l’intero quartiere. Dopo l’ennesima sopraffazione, deciso a riaffermare la propria dignità, Marcello immaginerà una vendetta dall’esito inaspettato.

 

2018-04-28T16:16:57+02:00