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Roma, studenti al museo: l’esperienza di ‘Maxxi art work’

Un percorso di alternanza che avvicina alle professioni della cultura

ROMA – Interessante, costruttivo, coinvolgente, efficace, innovativo, creativo, bello, multifunzionale, inaspettato. Sono alcune delle parole con cui gli studenti del liceo Virgilio di Roma hanno descritto l’esperienza di alternanza scuola-lavoro con il Maxxi di Roma. Si chiama ‘Maxxi art work’ e il percorso nasce con l’intento di avvicinare gli studenti alle professioni legate alla cultura, sperimentandole sul campo.

Il museo apre cosi’ le sue porte, non solo quelle che i visitatori conoscono, ma anche quelle che generalmente restano chiuse e che solo gli addetti ai lavori conosco. “Una settimana intensa- racconta Fabio, studente del Virgilio- abbiamo avuto la possibilita’ di visitare una struttura che io personalmente non conoscevo, e’ stata una cosa nuova, molto interessante. Abbiamo fatto un percorso con diversi esperti, ci hanno spiegato come realizzare una recensione, come parlare in pubblico, come funziona un museo e alla fine abbiamo realizzato un audio guida”.

Il primo giorno i ragazzi sono stati accolti al Maxxi dove insieme a Federico Borzelli, Giulia Masini, Sharon Carullo e Susanna Correrella sono stati guidati alla scoperta del Maxxi tra arte e architettura e in generale alla conoscenza di come funziona e cos’e’ un museo. Successivamente Piero Zardo, giornalista di Internazionale ha spiegato come scrivere di cultura. La seconda giornata e’ stata dedicata all’arte di parlare in pubblico e di lavorare in gruppo con Fabio Glielmi. Pippo Ciorra ha invece parlato agli studenti di come nasce una mostra, mentre Cecilia Fiorenza di come si puo’ coinvolgere il pubblico anche attraverso il web.

La giornata dedicata all’arte di coinvolgere il territorio e’ stata affidata ad Aureliano Capri, Gianluca Fiore e Gianfranco Fortuna. Gli ultimi due giorni si sono svolti invece presso l’Agenzia di stampa Dire dove i ragazzi hanno lavorato, guidati da Marco Stefanelli alla realizzazione delle audioguide. Quello che “ci portiamo a casa – specificano gli studenti – e’ un bagaglio culturale e la voglia di raccontarlo” perche’ se prima “eravamo scettici” oggi “possiamo dire che ci siamo divertiti”.

2018-05-16T17:14:24+02:00