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‘Biz Factory 218’: si sfidano a Milano le mini imprese da tutta Italia

MILANO – Hanno più o meno diciott’anni e hanno creato delle mini-imprese ad alto contenuto innovativo, hanno ideato prodotti e li hanno realizzati in forma di prototipo; lo hanno fatto lavorando in team con la classe affiancati da un docente e da un volontario d’azienda. Dalla Valle D’Aosta alla Sardegna, ecco i giovani innovatori e […]

5 Giugno 2018

MILANO – Hanno più o meno diciott’anni e hanno creato delle mini-imprese ad alto contenuto innovativo, hanno ideato prodotti e li hanno realizzati in forma di prototipo; lo hanno fatto lavorando in team con la classe affiancati da un docente e da un volontario d’azienda. Dalla Valle D’Aosta alla Sardegna, ecco i giovani innovatori e imprenditori in erba.

Sono gli studenti che hanno partecipato al programma di educazione imprenditoriale per la scuola superiore “Impresa in azione”, organizzato da Junior Achievement Italia (JA Italia) e che ha coinvolto 16 mila studentesse e studenti nell’ultimo anno scolastico, 93000 dal 2003 a oggi.

L’evento che ha avuto luogo a Milano il 4 e 5 giugno ha visto sfidarsi i finalisti delle regionali che si erano già svolte nelle varie città italiane e ha decretato un team vincitore che andrà a Belgrado, in Serbia a rappresentare l’Italia nella versione europea del contest. Una bella sfida, che il team dell’ISIS Arturo Malignani di Udine ha accolto con un esplosione di gioia.

Il progetto con cui hanno vinto gli studenti del Malignani consiste in un’etichetta che contiene speciali pigmenti termocromatici capaci di attivarsi a determinate temperature indicando se questa è corretta: ideale per la degustazione di vini ma anche per la conservazione di farmaci. La mini impresa si chiama OKelvin JA e, come tutti gli altri progetti in concorso, ha un sito tramite il quale è possibile contattare i ragazzi per l’acquisto del prodotto o la sponsorizzazione di eventuali implementazioni dello stesso.

Altri team hanno prodotto applicazioni per facilitare lo scambio di libri scolastici usati e appunti, per snellire la burocrazia nelle pratiche di alternanza scuola-lavoro, per aumentare il rendimento scolastico attraverso un gioco di ruolo che collega lo studio ad aspetti di gaming; ma anche centraline portatili per la rilevazione delle condizioni metereologiche, giubbotti di salvataggio riusabili che si gonfiano automaticamente al contatto con l’acqua, chiusure magnetiche per indumenti e chip per l’abbigliamento che permettono di sapere se il capo è nell’armadio o nella pila da lavare o stirare, quante volte è stato usato e da quanto tempo ne siamo in possesso.

Cuffie auricolari a conduzione ossea, app e dispositivi musicali, gestionali per aziende, per l’organizzazione di eventi, per la digital trasformation di imprese e, ancora, braccialetti che aiutano i bambini a non perdersi nei luoghi pubblici, braccialetti con dosatore di liquidi, sistemi innovativi per il riciclaggio, matite contenenti semi di piante tipiche della macchina mediterranea, dispositivi per lo storytelling rivolto ai più piccoli, e via così. Un gruppo ha addirittura resuscitato i videogiochi degli anni 80 e 90 grazie a una consolle costruita appositamente con Arduino su una board Raspberry.

Ai giovani di tutta Italia si è rivolto Daniel Frigo, amministratore delegato di Disney Italia (uno degli sponsor di JA), dicendo loro che “Bisogna essere capaci di capire che cosa vi piace fare, che cosa vi appassiona; però ci vuole anche la disciplina, in questo mondo bisogna lavorare, niente è gratis. Io ho imparato molto da mio padre che era idraulico e mi ha fatto capire molto giovane che bisogna avere la passione ma anche la disciplina. Però bisogna anche fallire, non abbiate paura di quello. E il teamwork: in un mondo che sta cambiando molto bisogna imparare a lavorare con la gente; questo, oggi, è un ingrediente veramente importante per il successo”.

Pilastri della mission di Junior Achivement sono l’affiancamento di queste mini imprese JA da parte di realtà aziendali, nelle figure dei dream coach, manager di azienda che accompagnano i team durante lo sviluppo della creazione d’impresa. Ma anche e soprattutto la disponibilità degli insegnanti a seguire la formazione di JA, sostenendo il progetto e dedicando il giusto numero di ore di attività pratiche e mettendo a disposizione le proprie competenze tecniche.

2018-06-25T12:45:03+02:00