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L’endometriosi: cos’è?

L’endometriosi è una malattia ginecologica tipica dell’età fertile, ad insorgenza spesso precoce, in adolescenza, con un picco di incidenza tra i 30 ed i 45 anni. Il nome deriva dalla parola endometrio, il tessuto che riveste la cavità interna dell’utero. Questo tessuto, sotto l’influenza ormonale, subisce le modificazioni che caratterizzano il periodo ovulare e mestruale, […]

L’endometriosi è una malattia ginecologica tipica dell’età fertile, ad insorgenza spesso precoce, in adolescenza, con un picco di incidenza tra i 30 ed i 45 anni.

Il nome deriva dalla parola endometrio, il tessuto che riveste la cavità interna dell’utero.
Questo tessuto, sotto l’influenza ormonale, subisce le modificazioni che caratterizzano il periodo ovulare e mestruale, e che terminano con il suo sfaldamento durante la mestruazione. L’endometriosi si caratterizza per la presenza di tessuto simile all’endometrio al di fuori dell’utero, in sedi anomale. L’endometrio viene, in questo caso, definito “ectopico”, ossia fuori posto e a seconda della sua localizzazione si possono distinguere diverse sedi.

L’endometrio “ectopico” risponde agli stimoli ormonali tipici dell’ovulazione come il normale endometrio: cresce in altezza durante la prima metà del ciclo, si arricchisce di sostanze nutritive durante la seconda, e poi si sfalda negli organi pelvici o in altri organi, causando dolore e infiammazione cronica, con danni funzionali e organici.

La manifestazione della malattia varia da piccole lesioni a cisti endometriosiche, fibrosi e aderenze di tale gravità da sovvertire l’apparato riproduttivo della donna. L’endometriosi è una malattia cronica molto dolorosa, anche se nel 20-25% circa delle donne può essere asintomatica, i sintomi principali sono: dismenorrea (dolore intenso durante il ciclo mestruale, dolore pelvico cronico, dispareunia profonda (dolore durante i rapporti sessuali), dolore ovulatorio, altri sintomi dolorosi che più raramente si accompagnano all’endometriosi sono dolore al momento dell’evacuazione e/o disuria (emissione di urine con difficoltà e dolore), l’infertilità è l’altro sintomo che assume particolare rilevanza nell’endometriosi.
L’endometriosi è associata all’infertilità nel 30-40% dei casi, ma la loro correlazione è tuttora controversa.

L’insieme di questi sintomi, il loro perdurare nel tempo e gli effetti di potenziamento reciproco possono sfociare in un quadro complesso, noto come dolore pelvico cronico; si tratta di un dolore che può giungere a livelli tali da diventare invalidante e compromettere la vita quotidiana.
All’endometriosi si associano numerosi miti ed equivoci, dovuti in parte ai tabù che accompagnano molti dei suoi sintomi. Proprio a causa di questi miti e tabù, la strada per la diagnosi di endometriosi è lunga e difficile, e possono passare in media anche 9 anni.
Vari fattori contribuiscono a questo ritardo diagnostico: vi è, innanzitutto, il pregiudizio da parte delle donne stesse che forti dolori mestruali sono normali, che è, quindi, normale soffrire durante il ciclo, a ciò si unisce anche la minimizzazione della verità del dolore da parte dei medici.

La terapia dell’endometriosi può essere medica oppure chirurgica.
Se si soffre di forti e invalidanti dolori mestruali che impediscono di svolgere le normali attività quotidiane o si ha dolore durante i rapporti sessuali non bisogna vergognarsi di parlarne con il proprio ginecologo, e fare delle eventuali visite specialistiche per capire meglio di cosa si tratta e trovare la soluzione più adatta al proprio caso.

Lo sapevi che…

Il Parlamento Europeo nel 2004 ha riconosciuto l’endometriosi come uno stato clinico che colpisce 1 donna su 10 nell’Unione Europea ed ha invitato i governi nazionali degli Stati Membri e la Commissione Europea ad informare e sensibilizzare la popolazione sull’endometriosi per ampliare le conoscenze su tale condizione debilitante.

E’ stato stimato che l’onere annuale per congedi malattia per endometriosi nell’UE viene stimato in 22,5 miliardi di euro e che negli Stati membri la conoscenza di tale malattia, tanto presso i membri della professione medica quanto nel grande pubblico, è bassa.

In Italia la prima associazione, l’Associazione Italiana Endometriosi (AIE) è stata creata nel 1999, aggiungendosi al circuito internazionale dell’Endometriosis Association, presente in 66 paesi del mondo. L’AIE fondata e gestita solo da donne affette, si occupa di endometriosi nella prospettiva delle donne che ne sono colpite. Alla base del lavoro dell’associazione ci sono gruppi di auto-aiuto diffusi in tutta la nazione, una linea telefonica ed un forum di consulenza specialistica, un notiziario trimestrale e molte altre attività di supporto e informazione.

Dubbi e domande…

Anonima, 29 anni
Un altro ginecologo sospetta una endometriosi…

Roberta
La ginecologa ha notato l’endometrio un pò gonfio…


Spot sull’endometriosi realizzato dal Ministero per le Pari Opportunità in collaborazione con la Fondazione Italiana Endometriosi Onlus (FIE)…

2019-10-22T12:46:43+02:00