
ROMA – Riaprono le scuole e riparte anche quest’anno l’impegno di AIFI Lombardia per divulgare il progetto ‘La schiena va a scuola: prime regole per rispettarla’, una serie di interventi per prevenire il mal di schiena e promuovere l’insorgenza dei vizi posturali, ma anche per insegnare ad attuare scelte consapevoli riguardo ai materiali ergonomici da utilizzare per lo studio.
Per arrivare a questo obiettivo, occorre formare i fisioterapisti con le nozioni necessarie per la gestione del progetto: dalla presa in carico delle scuole, alla formazione dei contenuti da trasmettere in aula, fino alla relazione con insegnanti, genitori e bambini. AIFI Lombardia, l’associazione che riunisce i fisioterapisti della regione, ha quindi organizzato per sabato 8 settembre un corso di formazione gratuito rivolto ai soci AIFI interessati a realizzare il progetto nelle scuole lombarde.
La mattinata di lavori, che si svolgerà nella sede dell’associazione in via Angelo Belloni 1 a Milano, prenderà il via alle 8.30 e toccherà i punti fondamentali di ‘La schiena va a scuola’, illustrandone i contenuti e fornendo gli strumenti idonei ai colleghi.
Una volta acquisite le informazioni, i fisioterapisti inizieranno la loro opera di divulgazione rivolta agli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado, coinvolgendo insegnanti, dirigenti scolastici e famiglie nella promozione di comportamenti e stili di vita corretti, e nel prestare attenzione alle problematiche della colonna vertebrale di bambini e preadolescenti. Come tradizione, il ciclo di incontri che verranno organizzati nelle scuole, si concludera’ con un concorso grafico in cui i piccoli studenti dimostreranno quando avranno imparato.
“Noi continuiamo nel nostro obiettivo di cercare di portare vantaggi fisici a una fascia d’età molto delicata e in fase di sviluppo– spiega il presidente di AIFI Lombardia, Gianluca Rossi- Quindi anche quest’anno riproponiamo il corso apportando alcune modifiche al materiale informativo, come nel caso dell’opuscolo, che abbiamo cambiato leggermente anche a livello nazionale: c’è stata una sorta di evoluzione con conseguente aggiornamento delle tematiche. Dove vogliamo arrivare? Puntiamo ad ampliare il numero dei fisioterapisti formatori per raggiungere più scuole e alunni possibili, strutturando sempre piu’ l’iniziativa a livello regionale. Insomma– conclude Rossi- vogliamo creare un circolo virtuoso dando seguito negli anni a questa iniziativa che finora ha avuto un bel riscontro, come dimostrato dal gradimento delle classi finora raggiunte dal progetto”.