ROMA – C’è l’impresa che ha bisogno di consulenza in ambito finanziario e quella con un problema di gestione del personale; l’azienda che non sa come approcciare i clienti e lo studio professionale in crisi di crescita.
Sono tanti i casi emersi a Sistema Pmi, l’evento tenutosi alla John Cabot University (Jcu) – l’ateneo americano con sede nel cuore di Roma, a Trastevere – dove decine di imprenditori hanno potuto incontrarsi e conoscersi, con un obiettivo comune: mettersi in rete, fare gioco di squadra per trovare soluzioni, ideare, creare e dare lavoro, sviluppare business; andare in gol, per rimanere alla metafora calcistica.
“Le aziende non hanno molte occasioni per entrare in contatto fra di loro, se non nelle fiere di settore, dove non si può attivare sinergie, per questo abbiamo organizzato Sistema Pmi, un evento unico nel suo genere, gratuito, e aperto a tutti”, ha spiegato Antonella Salvatore, docente di Marketing e direttore del Centro di Alta formazione e Avviamento alla carriera della Jcu.
A Sistema Pmi hanno preso parte 120 Pmi, con imprenditori, liberi professionisti di ogni età e dei più svariati settori: Comunicazione, Finanza, Consulenza professionale, Digitale, e anche dei comparti più innovativi: Realtà aumentata e Intelligenza artificiale. L’organizzazione è stata curata dal Centro di Alta Formazione e Avviamento alla Carriera della Jcu, in partnership con l’Istituto per l’Imprenditoria Jcu, yourCfo Consulting Group e Mama Industry.
“L’imprenditore non è un tuttologo e la nostra non è un’epoca per solisti. Per sviluppare il proprio business serve il gioco di squadra. È necessario condividere le conoscenze, soprattutto per le piccole imprese che, per ovvi motivi, non possono permettersi la spesa di onerose consulenze private. La maggior parte delle problematiche di crescita delle Pmi riguarda proprio le competenze. Ecco perché nel gioco di squadra è fondamentale anche il ruolo dell’università, cioè del luogo in cui le competenze si costruiscono, quindi dei docenti e degli esperti nelle varie discipline. Tutta la conoscenza va messa a sistema”, ha sottolineato Antonella Salvatore.
Per la Jcu non esistono distanze fra accademia e mondo del lavoro. Non a caso, in parallelo a Sistema Pmi, s’è tenuta la Fiera della Carriera – Career Fair – dell’università, dove i laureandi e i giovani che frequentano i corsi di alta formazione hanno incontrato i responsabili delle assunzioni di 40 aziende, sostenendo più colloqui, della durata anche di un’ora, nella stessa giornata.
“Nel 2018 abbiamo confermato il trend positivo dello scorso anno: 8 ragazzi su 10 hanno trovato una posizione di stage o di lavoro durante il Career Fair. La percentuale rimanente è costituita da giovani che decidono di proseguire il percorso di specializzazione”, ha concluso Antonella Salvatore.